In Cina è stato attuato un massacro deliberato, circa cinquantamila cani sono stati uccisi dopo che tre persone avevano contratto la rabbia. L’intera operazione – nei fatti, una strage di quattrozampe – è stata ordinata dal Governo cinese, ma attuata nella sola zona di Mouding: per alcuni giorni, si è aperta un’autentica battuta di caccia, che ha visto abbattere gli animali casa per casa. Sarebbe stata sufficiente una buona campagna di prevenzione per evitare un simile scempio, ma è stata al contrario scelta la via più insensata, quella di eliminare migliaia di animali, certamente la maggior parte dei quali perfettamente sani, giungendo addirittura a offrire denaro ai proprietari che avrebbero consegnato spontaneamente i loro quattrozampe. Non è la prima volta che il Governo cinese dimostra di tenere in minimo conto le sofferenze degli animali. In Italia, pur essendo la rabbia praticamente debellata, ancora molti proprietari di cani sono soliti vaccinare i propri amici anche verso questa patologia, soprattutto nell’ottica di possibili viaggi. Sono numerosi, infatti, i Paesi che impongono la vaccinazione antirabbica per consentire l’accesso agli animali. |