Nick: LadyCrazy Oggetto: non Michelangelo ma Data: 7/9/2006 18.42.24 Visite: 33
Tiziano Vecelio (Pieve di Cadore, 1488-90 circa - Venezia, 1576) e Jacopo Palma il Giovane (Venezia, 1548 - 1628) e Pietà 1570-76, olio su tela; Venezia, Gallerie dell'Accademia; cm. 351 x 389 L'opera, iniziata da Tiziano e completata "con riverenza" da Palma (come riporta l'iscrizione in basso) presenta un quasi larvale ma luminosissimo Cristo, esso stesso sorgente di luce soprannaturale. La linea obliqua su cui si impostano le figure dl san Girolamo in ginocchio, di Cristo e della Vergine prosegue con il gesto disperato della Maddalena e culmina nella statua di Mosè, bilanciato sulla destra da quella della Sibilla Ellespontica che sostiene la croce in quanto aveva profetizzato la passione e risurrezione di Gesù. Tiziano, quasi novantenne, avrebbe voluto questo dipinto sulla sua tomba nella chiesa di S.Maria gloriosa dei Frari. L'impasto dei colori ottiene un effetto unico, che un grande critico chiamò "impressionismo magico".
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