Nick: Mush^Room Oggetto: TAKESHI KITANO Data: 22/2/2004 21.51.37 Visite: 123
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Un esercito di 60 mila uomini, presenti oltre che in Giappone, negli Usa (California e Hawaii), nell’America del Sud, in Europa, nelle Filippine, nel sudest asiatico ed in Australia (Queensland), con un giro d’affari annuo stimato in quasi 1.500 miliardi di yen. Da secoli la Yakuza domina il Sol Levante, graziata da una impunità che ha permesso la sua crescita incontrollabile. La Yakuza è attualmente suddivisa in circa 3.500 gruppi, ognuno dei quali, composto in media da trenta, quaranta membri, è indipendente dagli altri; non esiste, infatti, una "cupola" nel senso occidentale del termine, ma ogni clan ha un suo leader che controlla un territorio specifico la cui estensione rispecchia l’egemonia della famiglia e il potere del boss. Nella scala gerarchica i ranghi inferiori, legati tra loro da vincoli di tipo orizzontale, gestiscono materialmente le attività illecite, mentre i capi, vere e proprie autorità con funzioni di supremo arbitraggio, si astengono da ogni ingerenza nei traffici delittuosi. Il loro elevato standard di vita viene assicurato dai versamenti in denaro da parte dei singoli membri del gruppo. Questi, infatti, cedono regolarmente gli introiti, derivanti dai delitti, alla "ikka" di appartenenza e, per converso, ricevono dallo "oyabun", in caso di cattura e detenzione, sostegno per le spese legali e per il sostentamento dei propri famigliari. Ultimamente è stata sperimentata un’altra forma aggregativa di tipo federativo che prevede l’alleanza tra diversi gruppi e famiglie. Il capo di ciascuna famiglia inserita nella struttura federativa si pone sullo stesso livello degli altri capi famiglia con cui concorre nel prendere le decisioni più importanti, conservando in questo modo notevole autonomia e prestigio personale. In ogni caso, peculiarità comune ai vari gruppi della mafia nipponica è rappresentata dallo stretto legame con la cultura e la società giapponese per cui possono entrare a far parte dell’organizzazione solo elementi criminali della medesima etnia del gruppo, fatta eccezione per i livelli più bassi dove è possibile trovare "soldati" appartenenti alle minoranze coreane oppure agli emarginati per motivi religiosi o culturali. Le principali attività nelle quali è coinvolta la Yakuza sono: il traffico di stupefacenti, il gioco d’azzardo, le scommesse clandestine, lo sfruttamento della prostituzione (ai quali si collega la pornografia) e le estorsioni su tutto il territorio giapponese. Oltre alle attività sin qui elencate, la criminalità nipponica si è distinta per il graduale inserimento nell’economia legale con una massiccia penetrazione di elementi criminali nei mercati finanziari e nelle grandi multinazionali giapponesi.
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