Nick: GI.FRA Oggetto: 17 sett. festa delle stimmate Data: 16/9/2006 19.37.17 Visite: 181
La celebrazione delle Stimmate è la festa più importante del Santuario della Verna , giorno nel quale da secoli i pellegrini salgono al Monte Santo . Da molti anni è diventata un appuntamento amato dai giovani al quale si preparano con una veglia. La notte delle Stimmate e la veglia notturna, la salita e la preghiera, sono momenti intensi e carichi di profonda spiritualità. Il monte della Verna entra nella storia dei grandi luoghi santi del mondo grazie a un incontro carico di umanità, di cortesia e di comunione spirituale. Nella primavera del 1213 Francesco d’Assisi insieme a frate Leone stava attraversando la regione del Montefeltro quando sentì di una festa presso il castello di S. Leo: si trattava dell’investitura di qualche cavaliere? Era 1’occasione di incontrare gente, di parlare loro del Vangelo, dell’Amore. Salì al castello mentre, forse, sulla piazza si svolgeva una gara di menestrelli. Montò su di un muretto e lanciò il tema della sua canzone d’amore: Tanto è quel bene ch’io aspetto, che ogni pena m’è diletto. Le sue parole furono così vibranti che gli occhi e la mente di tutti erano come rapiti da lui. Tra gli ascoltatori c’era il Conte di Chiusi in Casentino, Orlando Catani. Via via che lo ascoltava, sentiva crescere in sé il bisogno di parlare con quell’uomo nuovo, di aprirgli il cuore sui fatti della pr pria anima. Terminata la predica, glielo chiese. Francesco ne fù contento ma volle che prima lui adempisse ai doveri della cortesia e dell’amicizia: Onora gli amici tuoi che ti hanno invitato per la festa e desina con loro, e dopo desinare parleremo insieme quanto ti piacerà. L’incontro fu intenso. Il Conte trovò luce nelle parole dell’uomo di Dio, ma il colloquio gli fece intuire anche qualche riflesso dell’anima di Francesco. Volle perciò fargli un’offerta che gli pareva adatta al suo voler essere tutto di Dio, alla sua ricerca di solitudine: Io ho in Toscana uno monte divotissimo il quale si chiama monte della Vernia, lo quale è molto solitario e salvatico ed è troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalle gente, o a chi desidera fare vita solitaria. S’egli ti piacesse, volentieri Io ti donerei a te e a’ tuoi compagni per salute dell’anima mia. L’offerta piacque a Francesco. Poco tempo dopo mando due suoi compagni a vedere e, avuto conferma he quanto il conte diceva corrispondeva a verità, accettò il monte con grande gioia. chi lo sa se qualcuno di voi fa' lo stesso... |