Nick: *banShee* Oggetto: consiglio semiserio Data: 23/9/2006 14.42.12 Visite: 271
non c'è cosa più bella e gratificante che studiare qualcosa che ti interessa e che adori. fino a mezz'ora fa stavo studiando con piacere la storia della letteratura italiana. negli ultimi cinque minuti però un senso di repulsione sta iniziando a mettere in crisi la mia scaletta degli esami da dare. fin quando mi scrivi "il brillante storico tizio" o "il geniale teorico caio", posso anche passarci tranquillamente sopra. mi limito a prendere atto delle tendenze lievemente sinistreggianti dell'autore.
però quando inizi a trattare con aria di sufficienza mostrando (poi nemmeno tanto tra le righe) la tua avversione contro quel vile di benedetto croce (giusto perchè a croce sono arrivata) che ha osato esporre il suo punto di vista contrario nientepocodimeno che al Dio Karl, beh.. allora mi iniziano a girare un po' le palle. non dire che stai scrivendo la "storia degli intellettuali in Italia", perchè poi qualcuno potrebbe arrivare a credere ingenuamente di star leggendo un testo obiettivo, che riporta fatti, notizie e vite cosi' come sono, senza ritrovarsi di tanto intanto dei subdoli giudizi negativi su chi non la pensa come te (che possiedi la verità assoluta). lo chiamavi "saggio sulla letteratura comunista e sui blasfemi che hanno pensato di scrivere qualcosa di diverso", almeno uno era preparato psicologicamente. superate le prossime trecento pagine che m'attendono (spero senza conati di vomito, dato che il libro non è mio e non vorrei macchiarlo) mi domando: ma se all'esame vado con una maglietta del che, questo basterà a a convincere erroneamente la professoressa che sono una compagna distogliendola magari dagli argomenti che esporrò (che vorrei fossero obiettivi e privi di qualsiasi giudizio personale nascosto)? oppure dovrei esordire con: prof: buongiorno io: HASTA LA VICTORIA! SIEMPRE!
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*banShee* Dogs bark, pigs grunt and ducks quack. |