Nick: MuS|CA' Oggetto: Andare oltre, intelligentement Data: 29/2/2004 14.3.7 Visite: 179
"Il Pentagono ora dice a Bush: i cambiamenti climatici ci distruggeranno di Mark Townsend e Paul Harris, The Observer, tradotto da Nuovi Mondi Media (http://www.nuovimondimedia.it) Un rapporto segreto censurato dai responsabili della Difesa in Usa e ottenuto dall'Observer mette in guardia: i cambiamenti climatici dei prossimi 20 anni potrebbero portare a una catastrofe mondiale, con milioni di vittime, guerre e disastri. Ci saranno sollevamenti popolari e guerre nucleari; la Gran Bretagna avra' un clima "siberiano" in meno di 20 anni; la minaccia per il mondo e' maggiore rispetto al terrorismo. Un rapporto segreto, censurato dai responsabili della Difesa, negli Stati Uniti, e ottenuto dall'Observer, mette in guardia le citta' europee avvertendole che presto affonderanno nei mari mentre la Gran Bretagna piombera' in un clima "siberiano" entro il 2020. Conflitti nucleari, siccita' di dimensioni spaventose, carestie e sollevamenti popolari si avranno in tutto il mondo. Il documento prevede che il brusco cambiamento climatico potrebbe portare il pianeta sull'orlo dell'anarchia, mentre i paesi ricorreranno alla minaccia nucleare per difendere e garantirsi i rifornimenti di cibo, acqua, energia. Il pericolo per la stabilita' mondiale eclissera' il terrorismo, hanno dichiarato i pochi esperti informati sul contenuto del documento. "Conflitti e distruzioni diventeranno caratteristiche endemiche della vita" concludono gli analisti del Pentagono. "Ancora una volta il warfare contraddistinguera' l'esistenza degli esseri umani". I fatti umilieranno la politica dell'Amministrazione Bush, che ha ripetutamente negato che anche solo esista un cambiamento climatico. Gli esperti affermano che in questo contesto e' sconvolgente che vi sia un Presidente che mette la difesa nazionale come priorita'. Il rapporto e' stato commissionato dall'influente consigliere per la Difesa Usa, Andrew Marshall, che ha sempre mantenuto un'enorme influenza sulle scelte militari Usa, per tutte le tre decadi passate. E' stato l'uomo che ha diretto il totale cambiamento mirato a trasformare completamente, sotto la direzione del Segretario della Difesa Donald Rumsfeld, l'esercito statunitense. Il cambiamento climatico "dovrebbe andare oltre il dibattito scientifico interno alle preoccupazioni relative alla sicurezza nazionale Usa", hanno dichiarato gli autori, tra i quali Peter Schwartz, consulente Cia ed ex responsabile delle pianificazioni al Royal Dutch/Shell Group, e Doug Randall, di Global Business Network con sede in California. Uno scenario catastrofico imminente, collegato al cambiamento climatico "e' plausibile e modificherebbe gli obbiettivi della sicurezza nazionale statunitense in modi che dovrebbero essere considerati immediatamente". Fin dall'anno prossimo inondazioni diffuse causate dall'innalzamento del livello dei mari produrranno cambiamenti radicali per milioni di persone. La scorsa settimana l'Amministrazione Bush e' stata messa sotto attacco da un gran numero di rispettati scienziati e ricercatori, che hanno dichiarato che la scienza addomesticata deve seguire l'agenda politica e che l'Amministrazione Bush ha censurato tutti gli studi non allineati. Jeremy Symons, un ex funzionario dell'EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale) ha affermato che censurare il documento per 4 mesi e' stato un ulteriore esempio del tentativo, da parte della Casa Bianca, di seppellire agli occhi dell'opinione pubblica la minaccia proveniente dal cambiamento climatico. I principali climatologi, comunque, ritengono che il loro verdetto potrebbe dimostrarsi un catalizzatore che potrebbe indurre Bush ad accettare il fatto che il cambiamento climatico sia un fenomeno reale e in corso. Sperano anche che convincera' gli Stati Uniti a firmare trattati per ridurre la mutazione del clima. Un gruppo di eminenti scienziati britannici si e' recentemente recato alla Casa Bianca per esprimere il proprio timore sul riscaldamento globale. Questa visita e' parte di un tentativo che si sta intensificando di condurre gli Usa a considerare la minaccia piu' seriamente. Alcune fonti hanno dichiarato all'Observer che i funzionari americani sono apparsi estremamente sensibili sul tema quando hanno riscontrato che la protesta del popolo statunitense sta uscendo sempre piu' dal controllo. Uno di loro ha persino dichiarato che la Casa Bianca aveva scritto una lettera di protesta riguardo ai commenti attribuiti al Professor Sir David King, il preminente consigliere scientifico del governo Blair, dopo che aveva definito la posizione del Presidente Bush sull'argomento come indifendibile. Tra gli scienziati presenti ai colloqui alla Casa Bianca vi era: il Professor John Schellnhuber, l'ex principale consigliere per l'ambiente per il governo tedesco e dirigente del principale gruppo di ricercatori britannici sul clima, appartenenti al Tyndall Centre per la Ricerca sui Cambiamenti Climatici. Egli ha affermato che i timori interni al Pentagono dimostrerebbero il "capovolgimento" della linea di condotta del Pentagono, con la persuasione di dover convincere Bush ad accettare la realta' del cambiamento climatico. Sir John Houghton, ex direttore esecutivo dell'ufficio meteorologico - e la principale figura che ha paragonato il rischio climatico alla minaccia terroristica, ha dichiarato: "se il Pentagono sta inviando questo tipo di messaggio, e' perche' questo documento e' effettivamente d'importanza cruciale". Bob Watson, dirigente del gruppo di ricercatori della Banca Mondiale ed ex responsabile di "Intergovernmental Panel on Climate Change", ha aggiunto che l'avvertimento proveniente dalla ricerca del Pentagono non puo' essere piu' ignorato. "Bush puo' ignorare il Pentagono? E' difficile far sparire un documento come questo. L'imbarazzo sarebbe enorme. Dopotutto Bush ha una singola priorita' ed e' la difesa nazionale. Il Pentagono non e' wacko, un gruppo di liberali, generalmente e' conservatore. Se il cambiamento climatico viene percepito come minaccia alla sicurezza nazionale e all'economia, Bush dovra' agire. Ci sono due gruppi che l'Amministrazione Bush tende ad ascoltare: la lobby del petrolio e il Pentagono", ha aggiunto Watson. "Abbiamo un Presidente che ritiene che il riscaldamento globale sia una menzogna, e al di la' del fiume Potomac abbiamo il Penagono che si sta preparando alle guerre causate dalla modifica del clima. E' piuttosto spaventoso che l'Amministrazione Bush inizi ad ignorare il suo stesso governo, riguardo a questo argomento", ha affermato Rob Gueterbock, di Greenpeace. Gia' ora, secondo Randall e Schwartz, il pianeta ha una popolazione piu' alta di quanta potrebbe sostenerne. Entro il 2020 la scarsita' di acqua e di energia sara' "catastrofica" e quasi impossibile da rimediare. Il risultato sara' di far piombare il mondo nella guerra. Avvertono che 8.200 anni fa le condizioni climatiche portarono alla distruzione dei raccolti, alla carestia, a tragedie per i popoli e migrazioni di massa. Avvenimenti che si ripeteranno molto presto. Randall ha riportato all'Observer che le conseguenze a valanga di un rapido cambiamento climatico potrebbero creare un caos planetario. "E' un argomento deprimente" ha detto. "E' una minaccia unica alla sicurezza nazionale perche' non ci sono nemici che puntino le armi contro di noi e non abbiamo alcun controllo sul pericolo". Randall ha aggiunto che potrebbe gia' essere troppo tardi per evitare il disastro. "Non sappiamo esattamente a che punto del processo ci troviamo. Potrebbe iniziare domani e non lo sapremo per i prossimi 5 anni". "Per alcune nazioni le conseguenze delle modifiche climatiche sono gia' inevitabili. E' ovvio che interrompere immediatamente l'utilizzo di combustibili di origine fossile sarebbe utile". Gli scenari riportati nel documento sono cosi' drammatici, ha dichiarato Watson, che potrebbero dimostrarsi vitali per gli esiti delle elezioni. Il democratico John Kerry ritiene che il cambiamento climatico sia un problema reale. Gli scienziati, disillusi dalla posizione tenuta da Bush, stanno minacciando di mettere a disposizione di Kerry il documento del Pentagono, per la sua campagna. Il fatto che Marshall sia cosi' caustico e critico aiutera' la causa di Kerry. Marshall, 82 anni, e' una leggenda all'interno del Penagono, che guida una think-tank che si occupa di soppesare i rischi per la sicurezza nazionale, denominato Office of Net Assessment. Chiamato 'Yoda' dai membri del Pentagono, che rispettano la sua vasta esperienza, e' ritenuto essere il fautore della linea tenuta dal Dipartimento della Difesa sui missili balistici. Symons, che ha lasciato l'EPA in segno di protesta per le continue interferenze politiche, ha sostenuto che il censurare il documento e' un ulteriore esempio dei tentativi della Casa Bianca di insabbiare la questione climatica: "E' l'ennesimo esempio del perche' questo governo dovrebbe finirla di nascondere la testa sotto alla sabbia relativamente a questo argomento". Symons ritiene che gli stretti collegamenti dell'Amministrazione Bush con le piu' potenti compagnie petrolifere siano di vitale importanza nel comprendere perche' le questioni relative al cambiamento climatico siano state accolte sempre con scetticismo dall'Ufficio Ovale. "Questa Amministrazione sta ignorando l'evidenza solo per favorire un pugno di grandi aziende nel settore dell'energia e del petrolio", ha aggiunto." Fonte: http://observer.guardian.co.uk/international/story/0,6903,1153513,00.html ripresa da Cacao |