Nick: hightecno Oggetto: Let's talk about Sanremo Data: 3/3/2004 9.49.43 Visite: 112
Il primo festival baciamo le mani, il primo dove tutto è lecito purché brilli. Un gigantesco carrozzone di lustrini All'Ariston lo show di cartapesta del paese che canta e ride ------------------------------------------------ SANREMO - Il Savoy, dove nella 219 si sparò 37 anni fa Luigi Tenco, è chiuso. In ristrutturazione, finestre sbarrate. Nell'albergo vicino c'è un cartello che dice: "Si paga in anticipo. Il Casinò non rimborsa". Dicono che ci sia una doppia morgue, a Sanremo. Una per i suicidi, una per i morti normali. È un posto dove la gente, per amore o per debiti, si spara sovente. Se non fosse per la tv che trasforma tutto in un gigantesco carrozzone di lustrini e cartapesta sarebbe solo una malinconica cittadina di mare fuori stagione. Una vecchia gloria col trucco pesante. Alberghi umidi e minestrine in brodo. Mamme francesi coi neonati in carrozzina, vecchi sulle panchine. Poi, per una settimana l'anno, il circo. Arrivano con le jaguar e gli occhiali a specchio, i camion Rai e Mediaset nelle piazzette con i panni stesi, i manager gli avvocati le pr, ma lei non ha già fatto una location da noi?, Gianni Cardini finto Pavarotti che invita le vedove spente allo show dei migliori sosia del secolo, ce n'è una identica a Liz Taylor uno che pare Umberto Smaila. Bonolis (vero) in tuta da ginnastica, Magalli che prende l'aperitivo al sole, la Ventura che strilla che non vuole nessuno alle prove, senza trucco e senza vestiti di scena non se ne parla. C'è Tony Renis con il doppiopetto e il berretto rosso e nero fatto all'uncinetto dalla moglie, ecco sì, c'è Tony Renis l'amico di Berlusconi e dei mafiosi, il primo festival baciamo le mani, il primo della nuova era dove tutto è lecito purché brilli e rifulga. "Mogol è un genio, Mina è mia sorella", Renis parla così, "andrà come deve, mia moglie che fa la ballerina mi ha dato un calcio di punta nel sedere, è usanza". Risate in sala stampa, applausi. All'Ariston il megapalco mangia la platea del vecchio cinema anni Cinquanta perché tanto non importa di quelli che ci sono in carne e ossa, quelli che vengono qui a 1200 euro cinque sere: importa del pubblico da casa, le telecamere mobili la finta prospettiva, l'illusione ottica. Perfettamente in linea con l'illusione generale di un paese che canta e che ride - i dati veri sulla ricchezza li abbiamo noi, se avete l'impressione di essere poveri è una percezione fallace - il Festival di Sanremo apre i battenti del suo show di cartapesta con la massima profusione di inganni, gigantesca orchestra del Titanic allestita con magnificenza di mezzi da RaiUno: la Annunziata presidente di garanzia non è venuta ma c'è Cattaneo che benedice le maestranze, Fabrizio del Noce in dolcevita blu presenta Bruno Vespa e il suo dopofestival politico, "Toni non ama per niente mostrarsi - rivela Vespa - ho scoperto che è un uomo di una riservatezza assoluta", come no, un uomo modesto e di basso profilo, l'altra estate suonava il piano in villa da Berlusconi con Bocelli per understatement, giusto per fare onore a Putin ospite in Sardegna. Ospiti di Vespa ieri sera Ignazio La Russa, che passava di qui per un comizio di An, e il comunista Rizzo visto che i ds hanno deciso di disertare. Questo è nulla, sta per arrivare Apicella, il posteggiatore napoletano miracolato dal presidente del Consiglio che scrive le canzoni d'amore per Veronica in coppia con lui: è per modestia - appunto - che i due non sono in rassegna. Però c'è Raul Bova al posto di George Clooney e Megan Gale la mascellona Vodafon che fa la giornalista per RaiDue. E c'è Pappalardo, resuscitato appunto dalla tv, non se lo ricordava più nessuno ma ecco la mano santa dell'Isola dei Famosi, c'è Pappalardo che col suo dobermann occupa la hall del Miramare. Il cane ringhia, Pappalardo lo tiene stretto a guinzaglio corto. Rosso, il guinzaglio. Al Royal alloggia la crema della Rai, Renis in testa. 600 euro al giorno la suite, abbonato alza la voce. È qui che Magalli, abbronzato il 2 di marzo, sorbisce il suo drink. "Se c'è la sauna in albergo? No, credo ci sia il servizio imbalsamazione, nei seminterrati". L'età media dei clienti è altina in effetti, al netto dei funzionari Rai. I prezzi degli alberghi schizzano oltre il vecchio milione al mese, di questi tempi. Le cronache locali aprono sulla notizia che "ha declinato l'invito" il possibile candidato sindaco di centrosinistra, presidente del tribunale dal fluido nome Boccalatte. Siamo a casa di Scajola, Imperia, commercianti e piccoli imprenditori del turismo, Forza Italia in vantaggio. La vecchia classe dirigente è stata decapitata dagli scandali, d'altra parte come si fa a non capire, il business Sanremo sarebbe una tentazione per un santo. Però siccome qui l'inverno è lungo e non succede mai niente, chiusa l'inchiesta per i metodi di selezione al festival bisogna pure occuparsi di qualcosa e allora ecco che riemerge il tema d'elezione: i suicidi, gli spari disperati, le stanze d'albergo piene di quello che manca. "Riaperta l'inchiesta su Tenco", strillano i giornali, "potrebbe anche essere riesumata la salma". Lo uccise il marito di Dalida? "Ciao amore ciao", si ripubblica il testo. Non è vera, la storia della riapertura del caso. Ma che importanza ha? Non è vero niente di quel che succede qui. Sono veri gli amori d'inverno, sì. Le solitudini. Poi la coppola all'uncinetto di Renis, il dobermann di Pappalardo, e basta. ---------------------------------------------------- ..e chist' è o paese...
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