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Nick: ggeggè
Oggetto: se avete 2 min, è sfiziosa!
Data: 6/10/2006 19.7.52
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11.03 Signor C.
Prima di andarmene devo dire un'altra cosa.
- E’ importante?
Si.
- Ok
Dopodomani devo andare a prendere una ragazza, uff… è troppo bella, è una signora di classe, non so come ma ha accettato di uscire con me. Non so se la porto al cinema o a cena, non so niente, so solo che come al solito mi sento inadeguato…questa si veste sempre bene, viene da una famiglia di alto rango…non dico che non ho fatto progressi ma stavolta veramente non mi sento all’altezza e vorrei proprio qualche consiglio pratico, non altro. Non mi dire di No.
- Bene, la accontento signor C.
Salutala con un "Ciao" senza scomporti, senza nemmeno togliere le mani dal volante, ma guardandola in modo deciso, composto, con un sorriso appena abbozzato. Guardala solo in viso, poi voltati e continua a parlarle guardando la strada. In quell’unico sguardo rubato che hai lasciato cadere su tutto il suo corpo, devi essere bravo a notare e ricordare tutto. Al momento opportuno le farai notare che non ti è sfuggito nulla, ma proprio nulla.
Cerca di sincronizzare la velocità con cui le parli, e quando ti rendi conto di aver raggiunto
l'intesa a livello della voce, inizia a rallentare, come se dovessi parlare direttamente con il suo inconscio. Cogli con opportune e poche domande quali siano i suoi interessi, discutine, approvala ma fai degli appunti. Se il marocchino piomba sulla tua auto per lavare il vetro, lascia fare, al termine offrigli ciò che hai di monete ed un cioccolatino, offrilo pure a lei e se ti farà commenti sulla linea rispondila come se conoscessi il suo fisico da una vita. Man mano che prosegui renditi conto se la musica che hai messo (ad un volume bassissimo) è di suo gradimento, se non lo è spegni lo stereo subito. Quando scendi dall’auto, fai in modo che scenda prima lei, quando tu sarai sceso e sarai un attimo assorto nel pensiero di aver chiuso bene, alza lo sguardo con decisione, fissala. E’ questo il momento clou, le parole che dirai adesso sono fondamentali. Spiazzala, falla sentire unica, sola, la regina di quella serata. Poi prosegui con disinvoltura, evita qualsiasi smanceria, se vai al cinema lascia che sia lei a decidere il film ma sii pronto a dare un tuo commento alla scelta. Se vai a cena invece prendi tu l’iniziativa nel decidere, ordina poche pietanze, davanti a qualsiasi altra persona evita di pronunciare il suo nome, dì piuttosto "signorina" il suo nome lo devi pronunciare quando il livello di comunicazione è profondo e ci dovete essere solo voi. Quando esso comincia man mano a prendere corpo allora inserisci all'interno della frase delle suggestioni, utilizzando dei cambiamenti di tono per modulare la voce. Ecco un esempio: "sai penso che L'AMORE sia un processo molto particolare. PER ME non è facile gestire certe emozioni. Tu che ne pensi? " Se pronunci le parole in maiuscolo con un tono di voce più profondo o le associ ad un particolare modo di gesticolare, la sua mente inconscia assocerà le parole e recepirà un messaggio del tipo "l'amore per me"... In questo modo, con una suggestione nascosta, potrai fare in modo di indurla a vivere uno stato d'animo di amore nei tuoi confronti. Non vuol dire ovviamente che lei si innamorerà di te in un istante, semplicemente si sentirà a suo agio con te e legherà a te la soddisfazione delle sue esigenze emotive. Fai domande che rievochino stati d'animo intensamente emozionali. Ad esempio: "ti è mai capitato di sentire una profonda emozione per qualcuno?" Questo permette di creare uno spazio nella sua mente più aperto e sensibile alle emozioni. Nel discorso, nomina più volte il suo nome, fallo con una delicatezza unica. Quando la guardi negli occhi, fallo in modo deciso, non stare lì a scrutare ma guardali nel loro insieme e pensa frasi del tipo. "Sei importante per me, non ti lascio scappare". Toglile quel capello dal colletto della camicia, nel farlo sfiorale il collo in modo che ella possa appena sentire le tue mani e il profumo che emanano. Ogni tanto, si accosti a lei e faccia come se volesse dirle qualcosa di segreto, qualcosa che riguarda solo voi, nel farlo accostati all’orecchio, non toccarlo, ma fa che il tuo alito raggiunga in modo deciso l’orecchio, appoggiale una mano sulla spalla e man mano che pronunci una frase più forte, stringi appena un po’ in più la mano. Fai pochi complimenti, ma quei pochi profondi, decisi, riempi lo sguardo di serietà quando lo fai. Non dimenticare mai che sei tu il perno del discorso, l’obiettivo è: "devo piacerle". Sii capace di essere nel dubbio, sii capace di ponderare l’incertezza, nelle cose non correre, non essere lento, rapportati a lei, conducendola a momenti più scherzosi, veloci e momenti più calmi, riflessivi. Sei te che comandi, sei te che decidi, devi invischiarle le ali, deve non poter volare senza di te che ce li ripulisci. Faccia molto attenzione al linguaggio non verbale che le ho spiegato tempo fa, ogni gesto, ogni movimento di allontanamento – avvicinamento può significare qualcosa. Deve essere bravo a coglierlo. Il risultato dipende solo da lei, in una minima percentuale può dipendere dall’altra persona, se sarà negativo vuol dire che alcune carte non sono state giocate bene o sono stati sbagliati i tempi. Si sono fatte le 18.45, caro signor C. le ho fornito qualche premessa essenziale a piccole tecniche ipnotiche. Mi faccia sapere. Ci conto. Arrivederci.
Arrivederci, speriamo.
- Speri bene, di nuovo.
13.03
Dottò, tutto ok! Che bello…grazie!
- Deduco che è andata bene?
Si! L’ho pure baciata!
- Mi dica tutto
Niente, l’ho fatta salire in macchina, non mi ricordavo niente di quello che avevamo detto io e lei l’altra volta…appena è salita sono stato stordito dal suo profumo, ho detto solo "Mamma mia…" e dopo aver detto che ero contento di uscire con lei, mi ha risposto "pure io" così al primo semaforo ci sono saltato addosso e l’ho baciata. Poi siamo andati a via Roma, abbiamo preso un hot dog e dopo le ho proposto di andare in albergo. Mi ha risposto che stavo correndo troppo ma mi ha fatto capire che la prossima volta ci viene!! Dottò sì gruoss!
- No, tu si gruoss. Adesso continuiamo…
