Nick: Ulisse Oggetto: FRANCIA: solito meretricio Data: 7/3/2004 18.57.16 Visite: 210
Oriana aveva già scritto tutto prima. Per l'ennesima volta i nostri cugini d'oltralpe si sono dimostrati per quel che sono, e cioè una nazione spocchiosa e falsa. Pur essendo stato più volte in Francia, ho sempre avuto sulle palle stà nazione, ed uno dei motivi per cui seguivo le Olimpiadi, a parte il fatto puramente sportivo, era la gioia nel vedere come quasi sempre i "piccoli italiani", da loro considerati casinari e sfigatoni, mettevano i piedi sempre un gradino sopra ai bluès nel medagliere finale, nnostante i francesi fossero belli pieni zeppi di immigrati provenienti delle loro colonie sparse per il mondo. Questo paese, nel cuore uno dei più fascisti, nazionalisti, razzisti e populisti del mondo, ha sempre guardato la pagliuzza negli occhi altrui evitando di vedere il travicello nelle proprie orbite. Del resto, dal mio punto di vista, un paese che osa scandalizzarsi per un Bossi qualsiasi, o per un Berlusconi al governo, dopo aver espresso, nn più tardi di due anni fa, un consenso del quasi 30% verso LePen, nn è per niente credibile. Dopo anni di politica postcolonialista, durante la quale si è macchiata di crimini e pulizie etniche fino all'estremo oriente, questi odiosi latini atipici, hanno levato voce anche sugli interventi in Iraq, ben sapendo quanto la loro coscienza sia sporca ed opportunista. Il buon Chirac, che dopo aver destabilizzato l'ecosistema del pacifico con gli esperimenti nucleari su Mururoa, si scopre pacifista diventando l'icona dei pacifistoidi italiani è veramente un simbolo dell’incoerenza mercenaria che questo paese ha offerto al mondo, indipendentemente dalla matrice del governo in carica. Come è anche stato chiaro che la Francia osteggiava l'interventismo americano in Iraq , unicamente per salvaguardare le enormi commesse ed i contratti scippati con il dittatore al popolo iracheno. Dopo queste scoperte, del pacifismo del corrotto Chirac nessuno ha più parlato. La cosa spettacolare però resta il fascino che la Francia ha sempre suscitato/effettato sulla sinistra italiana, sempre pronta ad ammirarne la presunta libertà ed il garantismo presunto. Sinceramente, fu già degradante lo spettacolo offerto in cooperazione due anni fa’ da un manipolo di intellettuali franco-italici, in occasione di una fiera del libro, dove l'Italia era stata regolarmente invitata da un governo che poi, però, aveva avallato gli scherni, senza che nessun sinistroide riformista facesse sentire la sua voce. Adesso i Vicini di pianerottolo, osannano un pluriomicida accertato che da anni vive impunito sulle rive della Senna, permettendosi di pontificare circa un passato da dimenticare. Il passato va dimenticato senz'altro, ma il perdono va meritato ed eventualmente espiato, e nn con l’impunità concessa ad assassini mai pentiti, che invece di guadagnarsi il rimorso in galera hanno vissuto respirando l'aria dei boìs ed il profumo delle bagùettes appena sfornate. Eccheminchia! Per questo, mentre auspico per il coerente Sofri, una veloce liberazione/grazia, meritata attraverso comportamenti corretti ed una dialettica mai violenta, spero vivamente che l’inetto Battisti venga affidato ben presto alla giustizia italiana. La giusta riconciliazione deve avvenire attraverso strumenti storici consoni, e nn perchè qualche omicida impunito si sente franare il terreno sotto i piedi. Soprattutto mi sta estremamente sulle palle il fatto che sti’ questi falsi democratici, nnché mercenari garantisti dei francesi, pensino di darci lezioni comportamentali/etica/politica e quant’altro. Fanculo la France, Vive la Figue! ///U.
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