Oggetto: cosa sto diventando
Data: 20/10/2006 9.18.49
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marò.
solo adesso sto realizzando cosa ho fatto stamattina.
preda della sindrome della prima della classe (che non ho MAI avuto in vita mia, me ne sono sempre fottuta) ho messo la sveglia alle 6 (!!!!)per poter essere qui alle 8.
e perchè? non sono una specializzanda, sono un ricercatore, non devo timbrare alcun cartellino.
inoltre io sono un tipo serotino, cioè vado a dormire tardi e mi sveglio tardi, è stato e sarà sempre così, quindi mazzata in fronte mostruosa.
ma non contenta, mi sono svegliata prima della sveglia, alle 5.20 (!!!). non succedeva dai tempi delle gite scolastiche.
felicissima di ciò sono uscita di casa alle 7, ho preso l'auto e ovviamente ci ho messo un'ora esatta a fare vomero-centro.
massimo godimento quando ho scoperto che il mio caro secchione non era ancora arrivato. mi sono messa fuori alla sua porta col sorrisino beffardo, e quando è arrivato alle 8.15 ho pensato: tiè, te l'agg mis nc... etc.
dopo un pò ho iniziato a realizzare.
ho fatto esattamente quello che lui avrebbe sempre voluto: arrivare alle 8, e venire con la macchina in modo da non farlo sentire in colpa quando mi fa restare fino alle 20.30 o più.
ergo, è lui che l'ha messo in quel posto a me.
e la cosa assurda, ripeto, è che a differenza degli altri io non sono tenuta a farlo.
quindi il prof. mi sta trasformando in una tremenda secchiona come lui, una che si sceta alle 6 pure quando non serve, pur di far vedere agli altri che lavora di più.
come caxxo è riuscito a farmi fare questo? gliene rendo atto, non c'era mai riuscito nessuno.
meno male che me ne sono resa conto in tempo, oggi giuro che me ne vado massimo alle 17.30, atto di ribellione inaudita, visto che quando me ne vado alle 19.30 si scandalizza e fa: "ma che cazzo tiene da fare?" (testuale).
no, non mi trasformerà in una secchiona peggio di lui, devo resistere, sento che la trasformazione è in atto, ma se la blocco sul nascere forse ce la faccio.
Nick: mir
Oggetto: AAARGH!
Data: 29/9/2006 8.46.25
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Baricco è il Jovanotti della letteratura.
