Nick: harding Oggetto: all'improvviso Data: 13/3/2004 0.58.43 Visite: 166
C'è stata questa sera. Ormai tanto tempo fa. In cui io ero sofferente per fatti miei. Dolore fisico. E la vedevo dall'altro capo del tavolo. Nella squallida, solita, pizzeria improvvisata in mezzo alla strada. Era assente o forse peggio, normale. Le avrei potuto dire qualsiasi cosa ma per lei sarebbe stato normale. Le dissi forse dei miei sogni, delle mie aspirazioni, delle mie fantasie erotiche. Fu come buttare una secchiata d'acqua in un deserto. E il suo sguardo era sempre dal lato opposto. Verso le auto che rompevano l'aria fuggendo via in aure di fumosa inutilità. Io ero lì a contare energie, a raccoglierle nello strenuo tentativo di recupero. Tutto era vano ed era anche il dolore fisico a sottolineare una fine che doveva essere. Qualche insetto cadeva sul bianco della tovaglia. Io lo accompagnavo con la mano verso il bordo. La birra frizzava dal boccale, la pizza fumava dal piatto, lo spazio di ciò che era stato si chiudeva veloce. E' strano quando sai che qualcosa, qualsiasi cosa, sta per terminare. C'è una strana euforia da nuova prospettiva, il timore di non essere adatto per il futuro, il rimpianto per il conosciuto ed il vissuto. Fondamentalmente chi ti sta davanti sta per trasformarsi in un ricordo fatto di gesti, odori, situazioni e intenzioni che, volentieri, preferiresti tenere in un cassetto da aprire in rare occasioni. Solo che non è così. |