Nick: ADP Oggetto: re:stefano :) Data: 13/3/2004 19.55.34 Visite: 15
Antonio, io onestamente, sono d'accordo col fatto che la diffusione capillare di certo materiale è non solo agevolata, ma resa possibile dalla duplicazione senza costi eccessivi, e molti artisti devono la loro fama a questo tipo di diffusione. Su questo non ci piove. Tuttavia, loro dicono che non è così, ed anzi vogliono produrre materiale protetto da copyright. Ora, considerando che agli effetti pratici, tali prodotti sono di loro proprietà (nel senso che, essendo io il creatore di qualcosa, per quanto immorale possa risultare la mia decisione, sono libero di decidere a chi concederla e a chi no) credo che la loro decisione vada rispettata, e se questo causerà il loro declino, che vada così. La maggior parte degli artisti famosi, campa più che decentemente anche col fenomeno della pirateria, ma ti assicuro che in determinati settori (vedi ad esempio quello del jazz), gli autori non solo non guadagnano dai disci, ma in più ci vanno a perdere diversi soldi (vendendo in ogni caso un numero esiguo di copie). E in ogni caso, quello che più mi dà fastidio, considerando che comunque un numero di consistente di compratori d'opere originali esiste, è il commercio di contrabbando, mi riferisco al giro di questi prodotti che si verifica in città come quella di Napoli, dove è sostenuto da organizzazione camorristiche a tutti gli effetti, per le quali la pirateria è soltanto una delle varie fonti di guadagno. |