Nick: Copia&Inc Oggetto: Città divisa tra due clan Data: 31/10/2006 18.18.37 Visite: 53
La città divisa tra due clan
Il cartello Misso-Mazzarella-Sarno e la cosidetta "Alleanza di Secondigliano": sono i due clan camorristici che dominano a Napoli secondo quanto affermato nella relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia (Dia) inviata al Parlamento, che evidenzia come i due gruppi "si sono divisi buona parte dei traffici illeciti della città e della provincia, dopo aver superato i conflitti del passato e imposto la pax mafiosa anche ai gruppi satelliti".
Tra i fautori di questo assetto, rileva la relazione, si colloca Ciro Mazzarella, detto 'O' Scellone', uno dei capi storici della camorra partenopea che avrebbe stretto accordi con la famiglia Licciardi ed i gruppi ad essa collegati.Una zona ancora ad alta tensione è l'area controllata dal clan Di Lauro, come attestano gli omicidi consumati nel primo semestre di quest'anno. Qualche ripercussione, nota la Dia, "potrà avere la scarcerazione, avvenuta il 6 giugno scorso, di Vincenzo Di Lauro, figlio del capo clan Paolo e suo alter ego, avvenuta per un vizio di forma dell'ordinanza di custodia cautelare".
La latitanza di Di Lauro potrebbe aiutare il sodalizio a riorganizzarsi, anche se la maggior parte degli affiliati sono transitati nel gruppo degli "scissionisti". Tensioni si sono poi registrate nella zona centrale di Napoli, dove è proseguita una guerra interna al clan Misso, del rione Sanità, causata da una frangia di scissionisti facenti capo a Salvatore Torino, detto 'O' Gassusaro'.
L'angoscia di Napolitano "Sto vivendo con angoscia questi giorni, tra i peggiori per Napoli che ricordi da lungo tempo". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Sono giorni di emergenza non solo criminale, ma ambientale, sociale e culturale - continua il Capo dello Stato - Non ripeto allarme e appelli. Spetta a quanti hanno la guida del governo nazionale, del governo regionale e degli enti locali valutare insieme il da farsi, assumere decisioni concertate, operare nella chiarezza delle rispettive responsabilità".
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