Quanti ne avete fatti, e quanti ve ne sono stati fatti. ci avete mai riflettuto? Quando capita di doverli fare, uno non sa mai che cazzo comprare. Io mi levo automaticamente di mezzo perché ormai tutti sanno che da me, oltre che una stretta di mano, non possono avere. Non perché sia tirchio, ma perché veramente nun tengo na lira. Mai. Farli però resta sempre un bel problema. A partire da quando si è piccoli, che l’amichetto/a fa il compleanno, e allora ci sono due alternative: regalino singolo o in gruppo. Il singolo viene quasi sempre scartato perché ognuno si mette scuorno di rappresentarsi con un pacchettino il cui contenuto, il più delle volte, sarà totalmente inutile. Col regalo di gruppo l’oggetto resta lo stesso inutile, ma scompare lo scuorno in quanto viene diviso tra tutti. E va bene anche al festeggiato, che deve fare un solo sorriso di circostanza invece che tanti sorrisini che a fine serata pare che tiene na paresi. Come regali più quotati c’è il sempreverde puzzle, primo in classifica anche tra i regali riciclati. passa irrimediabilmente da quello che feteggia a gennaio per finire tra le mani, dopo essersi fatto tutta la classe, a quello che festeggia a dicembre. non è un regalo, è una maledizione. Poi i vari pupazzetti/barbie, il pallone di cuoio per i maschietti talvolta. Tra i regali più impegnati, i vestiti. Quelli che fanno piangere a dirotto il bombo di sette anni, che non sa che cazzo farsene, ma almeno fa contente le mamme. Quando si arriva a diciotto anni, la tragedia. Il regalo comune è d’obbligo, perché non ti puoi appresentare con qualcosa da venti euro per una festa di diciotto anni. Minimo adda essere da duecento. Alla fine è lo stesso na strunzata, visto che la quota in genere va così divisa: 100 per il regalo, 40 per stronzate varie da affiancare (il sempreverde cazzo di gomma o lecca lecca a forma di pisello) e 60 da dividere tra chi organizza il regalo. Ma i regali più belli sono sempre quelli fatti dalla famiglia. Lo zio se ne esce con qualcosa in contanti, che vanno sempre bene anche se la finta di rifiutare è d’obbligo. Se lo zio ritira i soldi, è bastardo. Il papà non sa mai che cazzo regalare, e delega tutto alla mamma. Più che altro, si rompe proprio le palle di mettersi a pensare. E la mamma.. la mamma si che è insuperabile. Una fantasia da non crederci, ristretta giusto a due cose.
Ti può regalare la camicia. Quella “buona”. Quella che non ti devi mettere, perché appunto è quella buona, per quando devi andare in qualche posto importante. Mò a prescindere dal fatto che difficilmente mi capiterà di andare al rotare club, che cazz me la compri a fare se non me la metto?
Ti può regalare il profumo. Quello che lei non conosce, e forse non conosci manco tu. E forse fa anche cagare. Però almeno il pensiero è bello, anche se devi tenerlo tipo soprammobile nei secoli a venire. o cambiarlo ogni anno, visto che è facile che te lo regalerà, nei secoli a venire.
Quali sono gli ultimi dieci regali che ricordate, in ordine di utilità?
ue' gianlù dimmi la verità, ma in quella foto..
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