Nick: SPUTAFUOC Oggetto: Riguardo Luxuria... Data: 8/11/2006 11.0.55 Visite: 270
PREMESSO CHE NON SONO RAZZISTA, SOPPORTO I GAY, RISPETTO LE MINORANZE ETNICHE E MI PIACCIONO LE NERE VISTI i precedenti di strumentalizzazione delle mie parole, sulle quali sono stati montati processi all'intenzione per RAZZISMO LATENTE DELIBERO che sono sconvolto!!! Una persona che si dichiara transgender e che non vuole operarsi nemmeno sottoporsi a cure ormonali, tanto transgender non è. Sinceramente Avrei preferito se, a salire in parlamento, fosse stata una trans VERA. Non posso giudicare, ma chi si sente uomo e donna allo stesso tempo per me non è un transgender, ma un gay !!! Come al solito c'è chi predica bene e razzola male !!! Luxuria ne è l'esempio. Ha strumentalizzato le TRANS per poi dichiararsi indirettamente GAY. Poi ne è nato il dibattito sui bagni unisex. Siete d'accordo? Da uomo direi di sì, perchè spero, da parte di una collega, nella dimenticanza di chiudere a chiave la toilette. Se fossi donna??? beh... Non ne sarei molto contenta. Leggete gli articoli qui sotto. «Alla Camera uso il bagno delle donne perché è più pulito» Luxuria: «Non ho mai pensato di operarmi» Il deputato di Rifondazione in un'intervista a Grazia rivela: «Non ho mai odiato il mio corpo» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO Luxuria impegnata in un ritocchino al trucco durante una seduta alla Camera (Foto Aldo Liverani) MILANO - Dice di avere un buon rapporto con il proprio corpo e rivela di non aver mai pensato a un'operazione per cambiare sesso. Il deputato di Rifondazione Vladimir Luxuria , 41 anni, si mette a nudo in un'intervista a Grazia, in edicola mercoledì. «Io non ho mai odiato il mio corpo - dichiara Luxuria al settimanale - Non ho mai fatto terapie ormonali per diventare più femminile. Non ho mai nemmeno pensato di operarmi, né tantomeno ho intenzione di pensarci adesso». L'unica concessione che Luxuria ha fatto alla femminilità è , rivela, «l'elettro-coagulazione», perchè, dice, «avere la barba non mi piaceva». Ma il deputato di Rifondazione ammette di non identificarsi né con il genere maschile né con quello femminile. E se alla Camera usa i bagni delle donne, provocando l'ira della collega forzista Elisabetta Gardini è semplicemente «perchè sono più puliti» e perchè teme che nel bagno degli uomini potrebbe «creare più scompiglio». Sul fatto che persino i questori della Camera siano stati investiti della questione «A che genere appartiene Luxuria?», il deputato di Rifondazione chiarisce: «Premesso che non esistono solo i due generi biologici, il maschile e il femminile, ma esiste un continuum tra i sessi fatto di mille sfumature, ci sono mille modi di essere, e di sentirsi, uomo o donna. (...) Io sono un transgender. Essere transgender non è solo un fatto sessuale. È un modo di vivere e di rapportarsi con il mondo, senza mai identificarsi nè con un sesso né con l'altro». Su Grazia, Luxuria racconta del suo «coming out», fatto ad appena 16 anni: «All'inizio - dice - non mi vestivo da donna-donna: magari abbinavo la cravatta alla collana di perle e agli orecchini, al trucco. I capelli li ho sempre avuti lunghi, ma la mia femminilità era comunque evidente». Il deputato di Rifondazione conclude la sua intervista al settimanale femminile annunciando la che presenterà in Parlamento una legge sul modello del «Gender Recognition Act» inglese: il cambiamento del nome da maschile a femminile o viceversa, deve essere permesso indipendentemente dal fatto che una persona sia operata o meno. Un proposta che sembra più reale a New York, dove si sta mettendo a punto un piano per permettere ai cittadini transessuali di cambiare nome e indicazione di sesso sul certificato di nascita senza per questo essersi sottoposti ad un intervento chirurgico. Lo scrive il New York Times. L'Università di Siena: «Da noi funzionano da 25 anni» «Bagni per i trans? Meglio toilette unisex» Toniollo (Nuovi Diritti Cgil): «Bisogna creare spazi più grandi e per tutti. Senza discriminazioni». Ma la proposta divide. Anche sui blog STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO «Qui da noi funziona così da almeno 25 anni e non ci sono mai stati problemi. A parte qualche piccola lamentela perché a volte i maschi sporcano più delle ragazze». A Siena, e non soltanto lì, i bagni dell'Università sono rigorosamente unisex. Gli studenti sono abituati, e secondo il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, il professor Gioachino Chiarini, nessuno ci fa quasi più caso. «Ci sembra una cosa naturale, un modo per imparare da giovani le regole della convivenza. Ma credo che i bagni unisex andrebbero benissimo anche in Parlamento». PROPOSTA - Già, perché dopo la polemica Gardini-Luxuria, è l'Unità di oggi (martedì) a rilanciare l'argomento: «Polemica Trans. La soluzione? Bagni unisex». La questione dei diritti dei trans sul posto di lavoro non è certo nuova, ma a scatenare il dibattito è stato l'episodio avvenuto un paio di settimane fa alla Camera: Elisabetta Gardini, parlamentare di Forza Italia, se l'è presa con Vladimir Luxuria, di Rifondazione comunista, all'uscita del bagno delle donne di Montecitorio. «Tu sei un uomo, non puoi stare qui, devi andare nel bagno degli uomini». Il "caso" ha sollevato, ovviamente, una ridda di reazioni contrastanti. E di proposte per risolvere la questione, non solo nei palazzi della politica. «SOLUZIONE MIGLIORE» - Una di queste è proprio l'introduzione di bagni unisex sul posto di lavoro. «Per il Parlamento la vedo dura - sostiene Maria Gigliola Toniollo, del Settore Nuovi Diritti della Cgil - visto che si sta parlando dell'argomento solo perché c'è stata un'uscita infelice della Gardini. Ma sarebbe davvero la soluzione migliore». «Basterebbe creare bagni più grandi, in modo che possano accogliere uomini, donne, mamme con i bimbi, portatori di handicap. Ci pensi: come mai le toilette riservate ai disabili non fanno nessuna differenza tra uomini e donne? Ecco, il bagno unisex, secondo me, risolverebbe tutte queste incongruenze». IL DIBATTITO SUI BLOG - Non tutti, però, sono d'accordo con una proposta del genere. Basta fare un giro in Rete, sui vari blog, per rendersene conto. Su quello di Fabio Sacco c'è Lontana che dice: «Il gabinetto delle donne, se Dio vuole, è ancora un posto dove ci vanno le donne e la Gardini ha fatto benissimo, anche se forse non ha usato le frasi giuste». Galatea cita un celebre telefilm: «In America gli avvocati di Ally Mc Beal già secoli fa godevano nel loro prestigioso studio di un bagno unisex, che serviva praticamente da salotto. E a Montecitorio siamo ancora con i bagni separati?». Sul blog «Di cronache e libero pensiero» la buttano sull'ironia, ma non più di tanto: «Si teme la promiscuità sessuale o è una guerra di religione tra farla in piedi e farla seduti? O devo pensare che le signore il tempo che passano al bagno lo sfruttino per complottare contro di noi?» Germano Antonucci 07 novembre 2006 Se avete dei dubbi TRANSESSUALE 1 agg., s.m. e f., che, chi ha un comportamento sessuale caratterizzato dalla non accettazione del proprio sesso e dall’identificazione col sesso opposto (accorc. 1trans): un, una t., soggetto t. | agg., di comportamento, tendenza e sim., caratterizzato dal non accettare il proprio sesso e dall’identificarsi con quello opposto 2 s.m. e f., chi ha assunto mediante interventi chirurgici i caratteri somatici del sesso opposto OMOSESSUALE 1 agg., di rapporto, relazione o tendenza, che riguarda o coinvolge individui dello stesso sesso: legami, amori, comportamenti omosessuali | relativo all’omosessualità: cinema o., tematiche omosessuali 2 agg., s.m. e f., che, chi prova attrazione sessuale verso individui dello stesso sesso: una o., una coppia di omosessuali, un artista o. (accorc. 2omo) VOGLIONO IMBAVAGLIARCI |