Nick: K|NT4RO Oggetto: Senza tecnica Data: 16/11/2006 13.32.4 Visite: 130
E' da un pò che volevo scrivere qualcosa..Da quanto sono in questa cittadella emiliana,altrimenti detta Bologna ho perso un pò la piacevole abitudine di scrivere. Mi è sempre piaciuto farlo,anche perchè resta uno dei pochi momenti in cui mi metto e penso.Penso che nel senso che quando scrivo penso a me,a ciò che faccio,a quello che mi accade.La scrittura ha sempre avuto un qualcosa di psicanalitico per me.Mi aiuta a focalizzare delle cose che spesso restano fuori fuoco,sospese tra la mente,i pensieri,la vita di tutti i giorni,le cose,gli amici,la gente,le strade. Qui è tutto diverso,pensavo i primi giorni. Strade pulite,extracomunitari che lavorano e rispettano le assurde leggi cofferatiane,mi si passi il termine,una bella casa divisa con un amico e altre persone candidate ad esserlo,le serate in giro,la possibilità di uscire a piedi,come dovrebbe essere,senza l'asillo di macchine,orari,parcheggi,un televisore senza telecomando,un letto sgangherato e altri piccoli piaceri quotidiani.La pizzetta a un euro da alterio,il ganja da marco,il corso di storia della fotografia alle 5 di pomeriggio e non alle 8 di mattina,l'università a 5 minuti a piedi,la connessione gratuita a piazza maggiore.Sono seduto qui,sotto uno dei portici più belli di questa cittadella emiliana,altrimenti detta Bologna,col mio computer,un piccione che ha deciso di essere mio amico che non si stacca più e la gente che mi passa accanto.Un sacco di gente. L'aria è irrespirabile,fa freddo,c'è come una cappa di umidità che oltrepassa il mio fidato eskimo e mi entra nelle ossa.Insopportabile. Qui non c'è il mare,me ne sono accorto da poco. Ed è una delle cose che più mi infastidisce. Ed è una delle più importanti differenze.Qui è tutt diverso dicevo. Il cazzo. E' passato un mese e mezzo ormai e comincio a realizzare un pò alcune piccole cose. L'altra sera entre suonavo un marocchino ha lanciato una bottiglia di vetro nel locale. Il cugino del padrone del locale in cui sono è un camorrista. Di Napoli. Si era preso la briga di rompere il cazzo ai marocchini,così,per il gusto di farlo. Tre ignari clienti sono rimasti feriti,e io cacato sotto dietro la consolle ho bestemmiato i santi. L'altra sera c'era la street antiproibizionista. Gli skiantos allietavano la serata mentre gente di malaffare approfittava del'ubriachezza comune per rubare portafogli,telefoni e quant'altro. La gente qui è diffidente,si schifano tutti,bolognesi e extracomunitari,napoletani e baresi,siciliani e sardi,padroni e lavoratori,poliziotti e studenti. O' ball re pezzient insomma. Non lo so bene che cazzo ho scritto ma si sta scaricando la batteria e devo andare,oltre al fatto che ho una discreta fame. Che cazzo mi mangio mo?
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