Vai alla freccia - Homepage - BlogRoom - Mappa
Visualizza Messaggi.


Nick: NEVERLAND
Oggetto: La Polizia Non Può Sparare!
Data: 22/3/2004 12.25.58
Visite: 108

Sabato pomeriggio, il tempo sembra nn scorrere mai come al solito, mentre attendo con impazienza che venga la sera per cominciare l'ennesima nottata brava in compagnia di amici.

Per abbattere la noia decido di mettermi bello comodo sul mio lettone e gustarmi in santa pace un bel DVD.
Mi attrezzo con cochetta, stuzzichini e quant'altro possa rendere più piacevole e rilassante la visione.

Osservo pensieroso la pila di film che mi è stata consegnata in settimana, vagliando con cura la visione più adatta per quel momento paticolare della giornata.

Avevo bisogno di un film adrenalinico, un qualcosa che mi svegliasse e gasasse al tempo stesso, un qualcosa che riuscisse a mantenere alto il mio basso livello di attenzione dato lo stonamento provocato da un Venerdì notte di sani sbattimenti.

Tra i film che dovevo ancora visionare spiccava l'ennesimo prodotto marchiato "Alan Young Pictures".

Alan Young una giovane etichetta Italiana che si sta affermando nel mercato dei DVD soprattutto grazie alla cura e alla passione che riversa nelle sue produzioni.

Nel già ricco catalogo Alan ci sono notevoli film di culto (Italiani e non) sapientemente restaurati e presentati in DVD in modo da soddisfare anche il palato del cinefilo più pedante.

Tra i tanti DVD prodotti realizzati spicca sicuramente "Cannibal Holocaust" che quando uscì si piazzò saldamente al vertice delle vendite Italiane malgrado il prodotto fosse destinato esclusivamente ad un pubblico dai gusti cinematografici forti e particolari.

Cmq sia in settimana ebbi modo di vedere (a notte inoltrata) altre due produzioni Alan Young da me recuperate (collezionista una volta, collezionista per sempre)...
il deludentissimo "L'Occhio Nel Triangolo" con degli improbabili Zombi Nazisti in cerca di prede umane e il più che sufficiente "Il Pianeta Del Terrore", una specie di Alien ma condito di tanto sano Splatter.

Decisi quindi di vedere "Milano Odia: La Polizia Non Può Sparare" preoccupato di aver acquistato l'ennesimo DVD feccia solo per soddisfare la mia brama collezionistica.
Stavolta per mia fortuna avevo torto...



Non lasciatevi suggestionare dal titolo, qui la polizia c'entra poco.



E' del 1974 il capolavoro di Umberto Lenzi, mai così cinico e violento, che si avvale del genio sregolato di un mostro sacro del genere...
Tomas Milian nei panni di Giulio Sacchi, un feroce assassino dal grilletto (di mitraglietta) facile.



La Trama In Breve:
Giulio Sacchi (Tomas Milian), spietato psicopatico, sequestra una ragazza e chiede ai genitori un ingente riscatto.
Il commissario Walter Grandi (Henry Silva) sconsiglia però alla famiglia di scendere a patti col criminale perché convinto che Sacchi abbia intenzione comunque di uccidere la giovane.
Nessuno però presta ascolto al poliziotto le cui più cupe previsioni trovano ben presto la più agghiacciante delle conferme...
Delinquente da quattro soldi, eterno perdente, Giulio Sacchi si trasforma in una belva che non si ferma di fronte a nulla, le vittime innocenti si moltiplicano ma, come si vanta Sacchi "per condannare qualcuno all'ergastolo ci vogliono prove alte come il grattacielo Pirelli"...



Scritto dallo Specialista Ernesto Castaldi (I corpi presentano tracce di violenza carnale, Il cinico, l'infame, il violento) diretto con feroce energia da Umberto Lenzi (Roma a mano armata), Milano odia: la polizia non può sparare vanta un memorabile score di Ennio Morricone orchestrato da Bruno Nicolai e l'ottima fotografia di Federico Zanni (Mannaja, La banda del gobbo).
Strepitoso il cast che, oltre a Milian e Silva, vanta Ray Lovelock (Squadra volante, Uomini si nasce, poliziotti si muore), Luciano Catenacci (Nelle pieghe della carne, Vai gorilla) Gino Santercole, Anita Strindberg (Diario segreto da un carcere femminile) e, soprattutto, l'immenso Nello Pazzafini.



Mattatore incrollabile e assoluto del film di Umberto Lenzi è Giulio Sacchi (un memorabile Tomas Milian), giovane delinquente della periferia milanese che ha fatto della violenza la sua ragione di vita.



Arruolati con la solita marea di luoghi comuni e promesse di vita migliore altri due disperati senza arte né parte, Carmine (Ray Lovelock) e Vittorio (Gino Santercole), architetta una sorta di piccola guerra contro il resto del mondo, individuando nelle forze dell'ordine (chiunque abbia una divisa fa al caso suo, compreso un povero metronotte sterminato per pochi spiccioli nel corso di una delle tante notti brave fra anfetamine e rivalsa livida) e nei componenti della cosiddetta "Milano bene" le sue vittime principali.



Giulio ha anche una fidanzata, Jone (Anita Strindberg), del tutto ignara della doppia vita del suo uomo, alla quale non fa che spillare soldi e sottoporla a epiche "tirades" proletarie e session di sesso mortificanti (in slip rossi, ovvio! Il fetish di Milian per questo capo sarà rimarcato anche in "Squadra Antifurto").



Stufo di essere sempre a corto di grana e sempre più invelenito nei confronti del "sistema", un giorno Giulio decide di tentare un colpo grosso che possa sistemarlo per tutta la vita.
Così prende di mira Marilù (Laura Belli), figlia del ricco datore di lavoro della sua compagna, il commendator Porrino (Guido Alberti), onde rapirla e ottenere un abbondante riscatto.



Procuratosi un'auto (rubata alla povera Jone!) e un bel pò di mitragliette (previa mattanza di uno sventurato vecchio ricettatore dei Navigli), il terzetto è pronto per "la Svolta".
Una sera, quindi, Carmine, Vittorio e Giulio seguono l'auto sulla quale stanno viaggiando Marilù e il fidanzato Gianni (Lorenzo Piani).
La coppietta si apparta nel classico boschetto, ignara di quanto sta per accadere.
Complice una discreta quantità di anfetamine ingurgitate per convincere i tentennanti compari, Giulio non ha difficoltà a sorprendere i fidanzati e a impadronirsi della ragazza, eliminando con una pioggia di piombo Gianni che aveva tentato di ribellarsi.
Per sottrarsi alla polizia, le tre belve fanno irruzione in una villa di ricchi borghesi, seminando letteralmente morte e distruzione.



La scena è davvero disturbante: vediamo infatti Sacchi imbottito di stupefacenti e alcol sterminare tutti gli abitanti (compresa una bimba, di cui scorgiamo solo l'orsacchiotto che scivola giù per una lunga scala) a colpi di mitraglietta, non prima di averli costretti, uomini e donne, a praticare del sesso orale su di lui..."Io sono per l'amore libero" sostiene sardonicamente.



Si tratta senza dubbio alcuno del poliziottesco più violento che sia mai stato concepito (in USA, col titolo di "Almost Human", venne addirittura inserito in double feature nel circuito degli horror!).
Umberto Lenzi, con la complicità dell'ottima sceneggiatura di Ernesto Gastaldi, mette in scena un terribile spaccato di umanità alla deriva, quella rappresentata da Giulio Sacchi e dal gregge dei suoi compari (con un Ray Lovelock che è il solo a conservare una parvenza di umanità, soffocata comunque da una disperata voglia di allontanarsi dalla periferia e dalla vita squallida che lo inghiotte).



Giulio è il Male allo stato puro, che deruba, rapisce e soprattutto uccide senza provare alcun rimorso. Cerca di ricoprire le sue azioni con una patina di "giustizia proletaria", ma non si riesce a provare neppure un moto di simpatia o giustificazione, e Lenzi ce lo mostra quale è, nudo, un criminale spietato nonostante la retorica rivoluzionaria.
La tesi sembra essere quella secondo cui il Male può essere combattuto ed eliminato soltanto con altro Male.

"Lei è un poliziotto, la polizia non può sparare ad un uomo disarmato!"

Come significativo è il luogo dove Giulio esala l'ultimo respiro: una discarica;
in pratica l'ambiente dove ha trascorso tutta la sua disgraziata esistenza, fino alla tragica conclusione.



La trama, anche in virtù della sua esilità, passa inevitabilmente in secondo piano rispetto alle numerose scene di violenza, mai così cruda e realistica nella sua messa in scena.
Gli attori sono veramente perfetti nelle loro parti, Tomas Milian in testa: dopo Tepepa e Provvidenza, e prima del più celebre Monnezza, ecco un altro personaggio che si stampa indelebilmente nella memoria di ogni cinefilo che si rispetti.
Film memorabile, e non solo per quel che riguarda il genere poliziottesco.



Scena culto: il massacro compiuto da Giulio e soci nella villa dei ricchi borghesi.
La "roulette umana": una rossa, una bruna, un uomo; mitragliette alla mano, un bel giro di lampadario e… rien ne va plus!
Sono circa 5 minuti di una violenza inaudita, al livello del kubrickiano "Arancia Meccanica", se non superiore.
I più impressionabili si astengano.
Da sottolineare, all'interno della stessa scena, la condanna a morte degli inermi ostaggi secondo un rituale di tipo cristiano/religioso, che assomiglia molto ai sermoni visti poi in Pulp Fiction (il famoso passo di Ezechiele) con i quali il compare di John Travolta intratteneva le sue vittime prima di scannarle.
Violento rifiuto, escalation di rabbia contro il denaro e per il denaro...
"A me ha sempre fatto un pò schifo la gente che vive solo per i soldi" dice Sacchi prima di violentare un'intera famiglia.



Film assolutamente imperdibile per gli appassionati del pulp, annovera infatti tra i suoi estimatori quel Tarantino che di questo genere è considerato il re-inventore...
Umberto Lenzi calca la mano...
duro, forte, in ogni modo scorretto!



Per la prima volta in DVD Milano odia: la polizia non può sparare è uno dei noir più radicali, crudeli, violenti mai realizzati in Italia e un ritratto desolato e senza speranza di una generazione allo sbando.
Un film di culto da vedere e rivedere e conservare gelosamente!


Titoli di Testa:
http://www.pollanetsquad.it/film/008_01.rm

Scheda Tecnica DVD:
Titolo in lingua originale: MILANO ODIA + MILANO TREMA
Anno di produzione: 1973/1974
Classe: Film
Vietato ai minori: 18
Casa distribuzione: CVC
Formato video: 2.35:1 16/9
Formato Audio:
ITALIANO DOLBY DIGITAL 5.1;
ITALIANO INGLESE MONO
Codice area DVD: 2
Colore/Bianco e Nero: Colore
DVD nella confezione: 2
Durata: 193 minuti
Registi: Umberto Lenzi, Sergio martino
Prezzo: 23,99 €

Extra:
DISCO 1 Milano Odia: La Polizia Non Può Sparare
- Nuovo transfer digitale del negativo originale integrale nel corretto formato cinematografico 2.35:1 ottimizzato 16X9
Galleria di immagini
- Scene selezionate comandate dallo sceneggiatore Ernesto Gastaldi moderate da Giona A. Nazzaro (critico cinematografico)
- Trailer originale
- Biofilmografie
- Recensioni d'epoca

Contiene anche film "MILANO TREMA : LA POLIZIA VUOLE GIUSTIZIA "che anche se non ai livelli di Milano Odia resta un prodotto dalla sufficiente godibilità.



L'ispettore Caneparo (Luc Merenda) viene radiato dalla polizia ma non per questo rinuncia a combattere contro la criminalità dilagante.
Deciso ad agire da solo e contro tutti, riesce a catturare una feroce banda di gangsters che si scopre essere al soldo di Padulo, un editore fascista che nell’ombra è manovrato da un alto funzionario della polizia.
Milano trema: la polizia vuole giustizia, uno dei migliori "poliziotteschi" degli anni Settanta, diretto dal grande Sergio Martino, è anche uno dei film più espliciti nell'evidenziare il filo nero che lega(va?) l'eversione nera ai servizi deviati e alle forze dell’ordine che flirta(va)no con progetti golpisti.
Al fianco di Luc Merenda, il grande caratterista italoamericano Richard Conte e la splendida Martine Brochard.
Il contagioso score è firmato dai fratelli Guido e Maurizio De Angelis che non necessitano di presentazioni...
Milano trema: la polizia vuole giustizia è un noir mozzafiato, caratterizzato da esplosioni di violenza parossistica e da una grande tensione politica.
Il cinema impegnato negli anni Settanta non era esclusiva dei "soliti noti"...e questo film di Sergio Martino ne è una clamorosa dimostrazione fuori dal coro.



Era da tempo che nn mi godevo un bel pulp dalle tinte psicopatiche e crudeli con dialoghi ben scritti, violenza a pacchi e tocchi di sana rattimma...
ne sono rimasto molto, molto soddisfatto e lo consiglio caldamente a tutti gli appassionati del genere.

Insomma se vi piacciono i vari Pulp Fiction, Le Iene, Arancia Meccanica, i poliziotteschi e i film pulp in generale acquistate o noleggiate con fiducia Milano Odia + Milano Trema...
nn ne rimarrete assolutamente delusi.

Fonti:
DVD.it
Thrauma.com
Pollanetsquad.it
Mondoculto.com

© Degli Aventi Diritto.



Rispondi al Messaggio | Indietro | Indice topic | Quota Testo | Vai su| Segnala ad un amico|Successivo


La Polizia Non Può Sparare!   22/3/2004 12.25.58 (107 visite)   NEVERLAND
   re:La Polizia Non Può Sparare!   22/3/2004 12.43.43 (32 visite)   Franti
      re:x Franti   22/3/2004 14.5.25 (22 visite)   NEVERLAND (ultimo)

Nick:
Password:
Oggetto:
Messaggio:

vai in modalità avanzata
                 


Rimani nel thread dopo l'invio


Ricerca libera nel sito by Google (Sperimentale, non sono ancora presenti tutti i contenuti)

Google
 



Clicca per leggere le regole del forum



Imposta IRCNapoli come homepage

Clicca per andare sul forum di prova.
IRCNapoli "Un racconto a più mani".
Mappa del forum

Visualizza tutti i post del giorno 22/03/2004
Visualizza tutti i post del giorno 24/07/2025
Visualizza tutti i post del giorno 23/07/2025
Visualizza tutti i post del giorno 22/07/2025
Visualizza tutti i post del giorno 21/07/2025
vai in modalità avanzata