Nick: NEVERLAND Oggetto: Six Feet Under (Stasera!) Data: 24/3/2004 12.46.21 Visite: 127
Debutta stasera su Italia1 un nuovo serial televisivo: temi "funerei" e macabra ironia, come la morte come filo conduttore.
 Negli Usa è una serie di culto, miete premi e viaggia verso la quarta stagione! LA TRAMA: È il giorno di Natale. Un impresario funebre guida tranquillamente sul suo carro mortuario nuovo di zecca, quando all'improvviso la sigaretta gli cade di mano provocando la fatale distrazione: un autobus comunale gli piomba addosso e uccide proprio lui, che con la morte ci è sempre andato a nozze. Inizia così, in maniera beffarda, "Six Feet Under", il serial prodotto dalla tv via cavo statunitense Hbo, che dopo aver vinto messe di premi (tra cui un Golden Globe e numerosi Emmy), arriva finalmente nel nostro Paese, tre anni dopo il suo esordio davanti al pubblico americano.
DI CULTO: Il telefilm, che negli Usa procede a gonfie vele verso la sua quarta stagione, sarà programmato da Italia 1, dopo un rinvio di due mesi sulla data originariamente prevista, ogni mercoledì, a partire dal 24 marzo. Alle 22.50, naturalmente in terza serata. Naturalmente perché Six Feet Under (il titolo, "sei piedi sotto terra", indica la profondità di sepoltura) non è un prodotto come tutti gli altri: la morte, che altrove è un evento esorcizzato, confinato il più possibile nel "fuori campo", qui diventa il filo conduttore di ogni puntata, aperta appunto da un decesso.
I PROTAGONISTI: Ed è qui che entra in scena la famiglia protagonista, i Fisher, che dopo aver tumulato il capostipite, proprietario dell'omonima impresa di pompe funebri, continuano a mandare avanti l'azienda, mentre tornano a galla mai sopiti dissapori: il primogenito Nate (Peter Krause) è in disaccordo col fratello David (Michael C. Hall), che non gli perdona di aver lasciato a lui il compito di lavorare col padre, sull'idea di tenere l'impresa o venderla a un concorrente, e nell'attesa di decidere il da farsi è costretto ad abbandonare il proprio lavoro.
Intanto la madre Ruth (Frances Conroy) è consumata dal senso di colpa per non aver rivelato in tempo al marito la sua relazione extraconiugale e la sorellina Claire (Lauren Ambrose), in piena crisi adolescenziale, apprende la notizia della morte del padre appena un attimo dopo la sua prima esperienza con la droga.
BECCHINO FANTASMA: Ai difficili rapporti tra i componenti della famiglia, si alternano i legami con gli altri personaggi: Nate non può fare a meno di pensare a Brenda (Rachel Griffiths), una donna conosciuta in aereo e con cui ha consumato un rapporto sessuale in un ripostiglio dello scalo; l'omosessuale David si consola con il suo amante Keith (Mathew ST Patrick), un poliziotto di colore, mentre Claire continua a fumare spinelli e a litigare col fidanzato Gabe (Eric Balfour) e Ruth pensa a come rifarsi una vita. Su tutti veglia Nathaniel Fisher (Richard Jenkins), il becchino defunto, che appare a commentare con scherno le vicende dei congiunti.
MACABRA IRONIA: Le storie dei morti e dei vivi con la morte nel cuore si intrecciano e gli argomenti tabù, anziché essere nascosti, vengono esibiti: i cadaveri in primo piano, con tanto di dettagli anatomici scabrosi, sono la regola e spesso funerali e rapporti sessuali si alternano sullo schermo; il cinismo spesso prevale sui buoni sentimenti e l'humour nerissimo vena persino le vicende più deprimenti (significativo in questo senso il ruolo di Federico Diaz, interpretato da Freddy Rodriguez, che trucca i cadaveri come se dovessero partecipare a una cena di gala).
Grazie alla sua audacia nell'affrontare temi a dir poco scabrosi, "Six Feet Under" è diventato un vero e proprio fenomeno di culto, seguito da uno zoccolo duro di 5 milioni di appassionati ad ogni puntata. Anche stavolta - come nel caso di X-Files, creato da Chris Carter, o E.R., nato dall'immaginazione di Michael Crichton - il successo della serie è da ascrivere al suo autore, Alan Ball, già vincitore di un premio Oscar per la sceneggiatura originale di American Beauty. Dato il grande successo che la macabra serie ha mietuto negli Usa, anche Stephen King, scrittore horror di fama mondiale, ha pensato di creare una serie tv virata in nero. Kingdom Hospital, che King definisce "E.R. che incontra Shining" è tuttora programmato dall'emittente Abc ed è la versione americana dell'osannato "The Kingdom - Il regno di Lars von Trier.
La serie è nata da una tragedia personale accaduta all'ideatore Alan Ball quando aveva 13 anni. "Stavo andando alla lezione di piano con mia sorella – ha confessato Ball – quando una macchina che non aveva rispettato uno stop ad un incrocio ha colpito violentemente la parte dove stava seduta Mary Ann, uccidendola sul colpo. Da quel giorno la mia vita è divisa in due: quella prima dell'incidente e quella dopo. Ogni volta che qualcosa finisce, sia essa una vita, una partenza o una relazione, mi sento come in lutto. Ho un grande rispetto per la morte, tuttavia penso che non dobbiamo vivere con il terrore di essa".
La colonna sonora svaria da Mozart a Puccini, da Gloria Gaynor a Cher, da Bing Crosby a Dean Martin, dai Dandy Warhols ai Black Rebel Motorcycle Club, da Vivaldi a Schubert passando da Shake your booty dei KC and the Sunshine Band. Il tema musicale è composto da Thomas Newman ed orchestrato da Steven Cahill. Pur essendo ambientata a Los Angeles, la serie è stata girata anche a Seattle e a Long Beach (California).
Tra i premi vinti dal serial 7 Emmy Awards, 2 Golden Globes, 3 Artios, un Art Directors Guild, un DGA Award, un Peabody Award, un TCA (Television Critics Award), un GLAAD (Gay&Lesbian Alliance Against Defamation) Award e, in Inghilterra, un British Comedy Award.
Gli episodi in onda stasera alle 22:50 su Italia1: IL FISHER & FIGLI: Nathaniel Fisher (Richard Jenkins), titolare di una ditta di pompe funebri, muore improvvisamente, alla vigilia di Natale, in un incidente d'auto. Moglie e figli si riuniscono per il terribile evento e, con il passare dei giorni, affiorano rancori, segreti e affetti ritrovati... TESTAMENTO: La famiglia Fisher presenzia alla lettura del testamento del defunto Nathaniel (Richard Jenkins). Con grande sorpresa di tutti, il figlio Nate (Peter Krause) eredita il cinquanta percento dell'impresa, divenendo quindi titolare al pari dell'altro figlio, David (Michael C. Hall). Ruth (Frances Conroy), nel frattempo, sempre in preda ai suoi sensi di colpa, sembra chiudere la relazione con il suo amante Hiram (Ed Begley jr). Beh se nn avete di meglio da fare stasera in seconda serata io vi consiglio caldamente l'assaggio di questo grande serial di culto... i nomi Alan Ball e American Beauty dovrebbero garantire per me... potrebbe diventare il vostro nuovo telefilm preferito per parecchio tempo... io il mio dovere l'ho fatto ora tocca a voi
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