Nick: ******| Oggetto: E' Morto Welby Data: 21/12/2006 10.1.9 Visite: 393
Pannella: "Morto Piergiorgio Welby" Aveva chiesto a Napolitano l'eutanasia Marco Pannella ha annunciato la morte di Piergiorgio Welby durante la diretta di Radio Radicale. Welby aveva 61 anni e da quaranta era malato di distrofia muscolare. Aveva chiesto l'eutanasia al presidente Napolitano lo scorso settembre. Poche ore prima del decesso il Consiglio Superiore della Sanità aveva negato lo spegnimento del respiratore perché "non c'era accanimento terapeutico". La distrofia muscolare che lo ha costretto ad una vita da lui stesso definita inaccettabile, aveva colpito Piergiorgio Welby all'età di 20 anni. Da allora, la malattia è peggiorata, lentamente ma inesorabilmente. Di papà scozzese (fu giocatore in serie A nella Roma), Welby aveva molteplici interessi: appassionato di caccia e di cani, ha fatto studi classici. Nato a Roma il 26 dicembre 1945 è stato colpito da una forma di distrofia muscolare progressiva. Nell'ultima fase della malattia, Welby era costretto a letto inibito a qualsiasi movimento di tutto il corpo, ad eccezione dei movimenti oculari e labiali. La sua sopravvivenza era assicurata esclusivamente da un respiratore automatico al quale era stato collegato nel 1997. Copresidente dell'Associazione Luca Coscioni, nel 2002 ha aperto un forum sull'eutanasia nel sito www.radicali.it e un suo blog (http://www.calibano.ilcannocchiale.it). Il 12 giugno del 2005, in occasione del referendum sulla fecondazione assistita e la ricerca scientifica, i radicali lo accompagnarono al seggio per assicurare almeno il suo voto tra i centomila disabili intrasportabili obbligati ad astenersi. Grazie al suo contributo, e a una norma ad hoc alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile scorso, sottolinea l'associazione Coscioni, molti malati intrasportabili hanno potuto votare presso il proprio domicilio. Il suo caso era salito alla ribalta lo scorso settembre, quando Welby con una lettera-appello diretta al presidente della Repubblica aveva chiesto la concessione a "staccare la spina", a cui Giorgio Napolitano ha voluto rispondere. Un appello rilanciato nel suo libro "Lasciatemi morire". Dopo l'appello al Quirinale, Welby aveva presentato un ricorso al Tribunale di Roma per ottenere l'interruzione di quello che ha definito accanimento terapeutico, attraverso il distacco del respiratore artificiale sotto sedazione terminale. Il tribunale aveva risposto che in assenza di una legge non aveva potuto prendere posizione. Mercoledì 20 dicembre la presa di posizione del Consiglio Superiore della Sanità che ha definito la malattia di Welby non ancora terminale e di conseguenza non si era in presenza di accanimento terapeutico. Poche ore dopo il cuore di Welby ha cessato di battere. Pace all'anima sua.
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