questo pezzo mi frulla in testa da qualche settimana, precisamente da quando sono andato a Roma a recuperare quel che restava del mio amico Ruggiero di ritorno da New Orleans.
Eravamo in auto subito dopo Frosinone; Totore guidava, io al suo fianco attento a segnalare la presenza degli autovelox, quando la radio inaspettatamente la passò.

sulla prima nota ci siamo scambiati uno sguardo, breve ma intenso.
l'abbiamo ascoltata tutta, assaporandola per bene, senza canticchiarci su.
appena terminata abbiamo cominciato a riportare a galla frammenti della nostra vita di 5-6 anni fa, quando eravamo ancora dei liceali. e allora sono venuti alla mente compagni di classe che ormai non vediamo più da tempo, e considerazioni su quanto invece siano cambiati altri che continuiamo a frequentare. abbiamo ricordato i primi giri in macchina, le prime esperienze più serie con l'alcool e lo scandalo che fece sapere che qualcuno si era fatto una canna.

questa canzone la ascoltavamo tutte le volte che andavamo a sentire dei nostri compagni di scuola che suonavano in qualche pub o a qualche manifestazione per giovani musicisti.
questo pezzo era il loro cavallo di battaglia. chiudevano sempre la loro esibizione allo stesso modo: per loro, suonare queste note, era un pò come salutare tutti i presenti.

"quando sei NEUROTICA

altro che l'america"

era così che avevano modificato il ritornello in onore del loro gruppo, e a tutti pareva una cosa veramente figa.

in quei tempi Totore era nel pieno della sua storia pluriennale con Valeria, e a queste seratine non ci veniva spesso. ho sempre creduto che lui preferisse sperimentare un pò delle tecniche di cui parlavano i negrita, ma non ne ho mai parlato con lui. nemmeno adesso, a distanza di anni.
io invece alle serate nei pub ci andavo sempre. mi incantava sentire il rumore che faceva una batteria suonata dal vivo a 5 metri da me. speravo sempre che i ragazzi avrebbero dedicato qualche pezzo a me, a noi della 5 D, così da avere anche noi, anche io, i miei 5 secondi di gloria...
erano quelli i tempi in cui ero sempre in piscina, anche per 7-8 ore al giorno. quello era il mio mondo, la mia dimensione. non avevo una fidanzata fissa, e non me ne facevo un cruccio. ricordo che piacevo abbastanza, forse per il fatto di essere piazzato meglio fisicamente rispetto a tanti altri ragazzi troppo gracili per superare prove di forza con me.
mi ricordo di Marina, ragazzina dai capelli ricci neri, con una ciocca bionda giusto al centro della testa. tifava tantissimo per il napoli ed era pazza di claudio baglioni. mi scrisse anche il testo di "acqua nell'acqua", colonna sonora dei mondiali di nuoto di Roma, sul diario di scuola. ricordo che voleva sempre stare con me. la trovavo spessissimo ad aspettarmi seduta sulla panchina all'uscita della piscina, solo per trascorrere con me quei 5 minuti di cammino che mi separavano dalla sala pesi. finii col lasciarla. allora dissi che avevo bisogno dei miei spazi. forse non ero abituato ad avere una persona accanto..

come dimenticarsi di Oriana poi? mi abbordò alla festa di Ruggiero, e subito ci mettemmo assieme. dopo qualche giorno venne fotografata addirittura accanto a me mentre spegnevo 18 candeline.era bella Oriana, e con me cominciò a scoprire un pò della sua sessualità. prima mi fece innamorare, e poi mi lasciò senza addurmi motivazioni plausibili (cit), gettandomi per la prima volta nello sconforto amoroso.

con Totore abbiamo parlato di tutto ciò, e ci siamo resi conto di quante siano le cose che ci legano, e di quanto è stato importante ritrovarsi dopo qualche anno di incontri saltuari.
fortunatamente ho trovato il modo di dirgliele certe cose...

per chi volesse ascoltare la canzone:

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non è il video originale, ma in compenso ci sono delle belle figliole...