Nick: harding Oggetto: santamaradona Data: 1/4/2004 23.32.11 Visite: 172
Uscii dal cinema con ancora le battute rapide dei protagonisti e la musica eccitante dei Motel Connection nelle orecchie. Avevo voglia di condividere queste emozioni, ero ben disposto, leggero ma la tipa disse: "che pena sti trentenni in cerca d'identità". Ora non fu tanto perchè da poco avevo compiuto i trenta e la mia identità si era sciolta un giorno di un'estate da cani. Fu soprattutto perchè il film mi era piaciuto e mi stava dando le emozioni giuste dopo troppo tempo. Insomma non fu per tutti i motivi di cui sopra che le dissi una serie di malvagità generiche. Di quelle che so possono colpire chiunque, tipo: "fallita, insicura, donnicciola e in cerca di sistemazione". Partì uno schiaffo veloce e preciso che non mi aspettavo e mi troncò un ultimo insulto in bocca. Il secondo lo bloccai con energia tale da inibire qualsiasi altra violenza. Scappò via in un'anonima strada di quell'anonimo quartiere. La guardai andare con la soddisfazione di chi ha accorciato tempi altrimenti trascinati in lunghe esitazioni e tonnellate di inutili parole. Pioveva di leggero ma faceva abbastanza caldo da fregarsene. In una piccola rotonda con un grande albero ed uno striminzito prato c'erano un paio di cani ad annusare passaggi di altri loro simili. I loro annoiati padroni aspettavano ai bordi e soffiavano fumo nell'umida sera. Per un certo periodo della nostra vita, lungo o corto che sia, viviamo in uno spazio accettabile. Anche se tutto intorno è la stessa strada ci sentiamo contenti e soddisfatti. Poi, ad un certo punto, il nostro tempo finisce e dobbiamo ritornare in strada. Lì la nostra sensibilità ritorna ad esser padrona dei giorni. Come sempre,tornare a casa, scelsi la strada più lunga. Mi piace camminare. Mi piace passare per quelle strade che di giorno sono affollate e frenetiche e di notte intime ed evocative. Dopo una mezz'ora a piedi mi arrivò un messaggio: "scusa". Scusa di che? Scusa, i trentenni di oggi non sono teste di cazzo alla ricerca di uno scopo nella vita? Scusa, non dovevo (giustamente) fermarti mentre vomitavi quel fiume di accuse generiche verso le donne sole? Scusa, avevo io la macchina e ti ho lasciato a quattro chilometri da casa? Scusa, la violenza non è un metodo per la verità? No, dopo forse meno di tre anni posso dirti che avevi ragione in tutto ma il film mi era piaciuto e, solo, non dovevi levarmi questo pezzettino di bellezza che avevo conquistato. |