Nick: harding Oggetto: pranzoolic Data: 3/4/2004 14.34.25 Visite: 128
C'avevo zio Buck a pranzo. Ero un po' teso perchè avevo invitato anche i miei che sono gli esseri più decadenti che io conosca. L'incontro poteva essere disastroso. Zio Buck era ubriaco già alle 11 del mattino. L'avevo chiamato mentre stavo comprando le piante per il terrazzo. E' primavera e devo prendere qualche vegetale che mi faccia i fiori per l'inutile, solita, incipiente estate. Lui mi risponde con questa voce bassa e impastata e mi dice che viene sicuro, basta che ci sia qualche bottiglia di rosso ad allietare il convivio. Lo rassicuro. A casa mia l'alcol è presente come il crocifisso in classe. Compro margherite gialle, rosmarino e campsis che fanno sempre la loro bella figura ma sono preoccupato. Alle 13 siamo tutti a tavola. Mia madre mastica qualcosa prima ancora che venga servito alcunchè. E' persa nei suoi pensieri. Quali non ho mai capito. Mio padre si affaccenda con la griglia e muove molte più cose di quante ne servirebbero. Zio Buck sembra concentrarsi su un angolo della stanza mentre io stappo il primo merlot. Dopo qualche minuto una montagna di carne cotta e fumante è al centro della tavola ed ognuno carpisce con la propria forchetta il pezzo più invitante. Mio padre parla del terrorismo e di come non si possa più vivere tranquilli. Mia madre se ne frega. Zio Buck dice che non si possa mai vivere tranquilli e che la tensione del vivere è dentro. Dice: "Cioè, ti svegli al mattino al suono di una sveglia e non vuoi alzarti e questo è il primo segno. Il secondo è che ti passano per la testa pensieri su chi sei e che farai ma stai in uno stupido letto, che vuoi fare? Poi ti alzi lo stesso e ti metti su una cazzo di metropolitana per andare al lavoro ed il coglione al tuo fianco ha deciso di farsi saltare in aria per Allah, per le tasse, perchè la moglie non gliel'ha data la notte prima. Ed allora capisci che è la tensione di vivere stessa che si confonde con la vit. Capisci? Non vedi la differenza." Mio padre lo guarda ed annuisce poco convinto. Mia madre pensa ai fatti suoi. Io apro un barbera. |