Nick: velvet Oggetto: re:Un'osservazione di Gaetano Data: 5/4/2004 14.27.10 Visite: 20
quello che mi sorprende nell'osservare i gruppetti di chatters, anche quelli più "uniti", è l'eterogeneità. nei modi, nel vestire, nell'età, negli interessi. persone che difficilmente avrebbero trovato un qualche punto di incontro se si fossero conosciute altrimenti. i parametri che ci spingono a voler frequentare le persone (aspetto fisico, conformità nel modo di vestire e di comportarsi, etc) cadono quando ci si conosce via internet. così ci si ritrova in gruppi di persone che sembrano non avere niente in comune. questa è la mia sensazione. per quanto riguarda, invece, il "muro" di cui parla flora, beh, lo avverto anch'io, a volte. un gap tra quello che accade con la frapposizione di uno schermo e quello che accade invece live, in un gruppo di persone, magari. altre volte (e questa è la cosa più frequente che noto) mi capita di fare dei discorsi in chat che nella realtà non hanno poi nessuna rispondenza. mi trovo di fronte ad una persona con la quale ho parlato di certe cose, e queste cose è come se svanissero, come se non ci fossero mai state (indipendentemente dal grado di confidenza che con questa persona posso avere). allora mi chiedo: "ma con chi ho parlato io, poco fa? con l'ipnotizzatore??". altre volte ancora (ma questo è un caso raro), mi accade di trovarmi meglio, molto meglio live, con persone conosciute in chat, che qui su. l'unica costante, negli incontri di chat (parlo di incontri con più di due o tre persone, dalle cenette rotariane, a quella cosa del libro a più piedi in vineria, a feste tipo quella di arwen e ocusutore) è che inevitabilmente mi viene da pensare: "oh, ma non c'entriamo un cazzo l'uno con l'altro!" |