Nick: giorgio00 Oggetto: ANCORA DIETROFRONT Data: 16/1/2007 13.26.46 Visite: 165
Non è un governo...ma una BARZELLETTA!!!!! Azz e c'è chi dice che stiamo guadagnando "consensi" in Europa!!! Stamm facen nu cuofn e figur emmrd... OMA - Che il sistema attualmente in vigore sia "iniquo" lo dicono varie voci del mondo sanitario e lo ha detto oggi, da Pechino dove è in visita di Stato, anche il ministro della Salute Livia Turco: il sistema delle esenzioni dei ticket va rivisto e aggiornato e per questo, ha annunciato il ministro, il 18 gennaio partirà un tavolo di lavoro Ministero-Regioni, coinvolgendo le parti sociali, proprio per la revisione dei criteri oggi utilizzati ai fini dell'esenzione. Criteri non equi se, è l'esempio utilizzato dalla stessa Turco, una famiglia monoreddito con figli a carico può non avere esenzioni. E l'annuncio della volontà di rivedere il modello delle esenzioni non ha mancato di suscitare la pronta risposta di sindacati medici e associazioni che, in sostanza, reputano il passo insufficiente: la loro richiesta va, infatti, nella direzione di un'abolizione 'tout court' dei ticket. 'No' ai ticket nel Sistema sanitario nazionale, è infatti la posizione senza appello di Cittaduinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato: "Apprendiamo che il Ministro vuole rivedere i criteri di esenzione, ma temiamo che ad essere colpiti siano, anche in questo caso, le fasce fragili della popolazione, soprattutto i malati cronici". Al contrario, rileva l'associazione, "nonostante il susseguirsi di inchieste che hanno sottolineato il depauperamento progressivo del nostro Servizio sanitario, nessun segnale proviene dal mondo della sanità: nessun Direttore Generale dimessosi o licenziato, nessun ridimensionamento dello stipendio di chi, pur in posizione di dirigenza, non ha lavorato per migliorare la situazione, sprechi nella gestione e negli appalti a cui ancora non si è messo mano". Per questo, annuncia Cittadinanzattiva, "interverremmo, in un eventuale giudizio amministrativo, a sostegno di tutti i cittadini che vorranno impugnare l'applicazione della legge Finanziaria". Sulla stessa linea il segretario della Cisl-Medici, Giuseppe Garraffo: "I Ticket sanitari previsti dall'ultima Finanziaria devono essere semplicemente aboliti", poiché una loro revisione "rischia di creare adesso nuove disparità, confusione e disorientamento dei cittadini, e di far diventare simbolica e quindi inutile la partecipazione degli utenti alla spesa, creando solo nuovi fastidi". Anche la Cgil incalza il ministro, per bocca del segretario confederale Achille Passoni: "Ascolteremo le proposte del ministro Turco - afferma - ma sui ticket rimane la contrarietà di fondo", poiché "in tema di ticket il vero problema sono i ticket stessi". E dalla segretaria nazionale dello Spi-Cgil, Celina Cesari, un auspicio: che nell'incontro del 18 gennaio "si trovi un accordo capace di cancellare una misura che si configura come una vera e propria tassa aggiuntiva sulla salute dei cittadini". Favorevole all'iniziativa annunciata da Turco, il segretario nazionale dell'Anaao-Assomed, il principale sindacato dei medici della dirigenza ospedaliera, Carlo Lusenti: "Si tratta di un sistema datato - ha detto - che richiede un aggiornamento al più presto". E in vista dell'apertura del tavolo, una proposta arriva da Federico Spandonaro, esperto in sanità e docente alla facoltà di economia all'Università Tor Vergata di Roma: "Una svolta potrebbe venire con il 'modello australiano' del 'capacity to pay'". Di che si tratta? In pratica, si fissano delle quote massime per importo di ticket che una famiglia può pagare periodicamente in base al proprio reddito, superata la quale quella famiglia diventa automaticamente esente dal pagamento del ticket. Un sistema "equo - commenta l'esperto - e fondato sul principio di responsabilità per l'intera popolazione". |