Nick: Forssell Oggetto: Posto e studio Data: 16/1/2007 15.22.31 Visite: 52
[quote]Anzi, forse oggi come oggi il web è la modalità più gettonata per fare nuove amicizie e nuove conoscenze.
I tempi purtroppo sono cambiati: più passano gli anni, più aumentano le forme di interazione offerte dalla tecnologia e più i comportamenti delle persone cambiano.. Ho Internet da quando avevo 18 anni, dunque sono quasi sei anni che lo uso.. ed in tutto quest'arco di tempo mi sono iscritto soltanto ad una community - IrcNapoli - giusto per gioco e per vedere come la butta nella città. Ho sempre usato mIRC per pariare, per tenermi in contatto con gente italiana e straniera che ho conosciuto nel reale prima di avere una connessione.. personalmente, senza alcuna ipocrisia, non ho mai sentito la necessità di fare amicizia e conoscere gente virtuale: mi è sempre andata bene la chiacchierata serale, tanto per fare qualcosa.. ho avuto tante proposte di incontro ma non ho mai accettato... boh, non me la sentivo, non mi è mai andata.
Su Msn ho tutte persone che conosco dal vivo e da qualche tempo anche gente ircnapoletana.. e lo scorso Settembre mi sò tolto lo sfizio di vedere com'è ad incontrare una persona virtuale (una ragazza) e mi è andata bene.. ma una volta per ora mi basta ed avanza 
A pensarci bene, il discorso della ragazza nel post principale fila: cioè.. alla fine è davvero cosi marcata la linea divisoria tra il reale ed il virtuale? Le persone "virtuali" che girano su Internet comunque hanno una controparte reale, anche se molte volte non corrispondono.. e quasi sempre la motivazione del voler conoscere è legata alla posteggia: nessuno lo ammetterà mai ovviamente, ma è cosi. Però, a pensarci bene.. non è cosi anche nel reale? Dunque mi viene da chiedermi... qual è la differenza?
Ad ogni modo, io preferirò sempre e solamente il reale per fare amicizia. Poi beh.. ammetto che semmai dovesse capitarmi di conoscere belle persone su Internet, ben venga...
Il succo della questione è uno solo: quando si abusa di qualcosa, la stessa perde il suo significato originario ed - eventualmente - la sua innocenza, finendo per diventare squallido.
Scusate il pensiero contorto, ma mi sò svegliato da poco
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