Nick: godkyuss Oggetto: Nel grande fratello inglese Data: 20/1/2007 9.59.46 Visite: 118
Un leader politico che invita la gente a votare, non fa notizia. Ma un leader politico che invita la gente a votare in un reality-show televisivo, sì: e infatti, in Gran Bretagna, da giorni i media non si occupano d'altro. Il leader è Gordon Brown, ministro delle Finanze, partito per una visita in India che doveva aumentare il suo status internazionale in vista del momento, l'estate prossima, in cui rimpiazzerà Tony Blair. Senonché il viaggio è stato completamente offuscato dalle polemiche scoppiate nel Regno Unito per il trattamento subito da un'attrice cinematografica indiana, Shilpa Shetty, nella casa di "Celebrity Big Brother", l'edizione britannica del Grande Fratello Vip. L'India è insorta contro Londra come non succedeva dai tempi della lotta al colonialismo; quarantamila messaggi di protesta hanno inondato la sede di Channel Four, la rete privata che trasmette "Big Brother"; la vicenda è finita al parlamento di Westminster; Scotland Yard ha aperto un'inchiesta. Alla fine, subissato di domande sulla questione, Brown ha deciso di buttarcisi dentro a capofitto. Per le più o meno grandi celebrità che partecipano al programma, ieri era il giorno del giudizio. Uno dei concorrenti doveva essere espulso, da scegliere fra i due precedentemente indicati come i più sgraditi in una votazione interna trai membri della casa: Shilpa Shetty o Jade Goody. Ovvero la vittima e il carnefice: perché proprio Jade Goody, vincitrice di una passata edizione del Grande Fratello (suo unico motivo di fama), ha guidato la campagna di insulti, prese in giro e discriminazioni nei confronti dell'indiana. Un tabloid le ha soprannominate "la bella e la bestia": la prima è dolce, raffinata, sensibile; la seconda aggressiva, burina, sboccata. I bookmaker non nutrivano dubbi su chi sarebbe uscita di scena, dando per sicura l'espulsione di quest'ultima, additata da giornali e sondaggi come il volto peggiore della Gran Bretagna. Al coro si è unito, da Delhi, Gordon Brown: esortando i compatrioti a votare in massa per "dimostrare che il nostro è il paese della tolleranza e dell'uguaglianza". I compatrioti gli hanno dato ascolto: Jade è stata espulsa con l'82 per cento dei voti. Nel timore di vendette, il pubblico non è stato ammesso ad assistere alla sua uscita dalla casa; e la polizia l'ha subito scortata in un "luogo sicuro". Martedì, richiesto di un parere, anche Blair aveva condannato "ogni forma di razzismo", però aggiungendo ironico: "Non guardo quel programma": come dire che un primo ministro ha cose più importanti da fare. Quarantotto ore più tardi il suo erede designato, Brown, fa capire che non basta guardare "Big brother", bisogna parteciparvi attivamente con il televoto: un po' come ammettere il trionfo della telecrazia, o a dir poco della democrazia televisiva. Intanto, non sorprendentemente, il "Grande Fratello Vip" ha raddoppiato i telespettatori. Channel Four ha perso uno sponsor del programma, valore 4 milioni di euro, e deciso di devolvere in beneficenza i profitti del voto telefonico di ieri sera, altri 3 milioni: ogni chiamata costava un euro. Ma il network può lo stesso ritenersi soddisfatto: nella casa del suo reality-show è riuscito a far entrare, solo metaforicamente per ora, perfino i leader politici. Incluso il futuro premier britannico.
|