Nick: MoreFerarum Oggetto: phi..net Data: 26/1/2007 15.1.28 Visite: 460
m'ero perso la discussione di ieri! mi sono registrato su quella community e sono andato a vedere in generale il sito, ed in particolare il nostro collega di forum. 1. il sito è un sito perverso e scorretto, perchè è prevalentemente finalizzato ad esibire le ragazze che i frequentatori si fanno. 2. la perversione la perversione, anzi le perversioni, sono meccanismi psicologici che tutti noi abbiamo. diverso è invece il comportamento che origina dalla perversione. il comportamento, siccome non investe più il solo soggetto perverso, ma coinvolge terzi, può sfociare in violenza (fisica, ma anche lesioni di immagine, privacy, nonchè gravi turbamenti, specie in ragazzi/e giovani, etc etc) 2. il reato la diffamazione deve essere contestualizzata. pertanto, una immagine pubblicata su di un sito che nel suo contesto generale coinvolge e porta ad esprimere giudizi sui comportamenti, sui gusti ed in ultimo, sulla vita privata altrui, può configurare l'ipotesi di reato nel momento in cui: a)la foto della persona pubblicata in quel contesto non è stata autorizzata, b)anche se non nuda o in atti intimi, posta in quel contesto porta chi vede il forum a giudicare negativamente quella persona stessa ; c)trattasi di immagine di minorenne, per la quale è l'ordinamento che si sostituisce alla persona stessa, al fine di massimamente tutelarla dunque, credo proprio che, su querela di parte, ci siano gli estremi per la condanna. peraltro, la diffamazione è reato demandato al giudice di pace, e comporta condanne molto blande. 3. la società parto da lontano: negli anni '60 i nostri genitori si affrontavano con le catene in mano per conquistarsi le nordiche che calavano in campania. si narra di epiche mazzate tra ragazzi della costiera amalfitana e della città, per avere campo libero con le straniere dai comportamenti molto libertini per l'epoca, che affollavano amalfi, sorento e dintorni. stesso dicasi per le schiere di arrapati giovanotti al club med di palinuro. poi gli anni 60 son passati e anche le italiane hanno preso a usare topless, e la libertà sessuale ha permesso a tante e tanti di dare libero sfogo ai propri giusti aneliti di piacere. ma oggi noi ci scandalizziamo per comportamenti che, in gioventù, erano per noi tabù. in realtà noi siamo come all'epoca i nostri genitori rispetto alle mitiche svedesi. comportamenti osceni, festini, orgette che in inghilterra sono all'ordine del giorno da decenni, soltanto adesso sono usati dai teenager italiani. qui sospendo il mio giudizio, mi arrocco in una sana epochè, perchè davvero non so prendere posizione. direi solo che il sesso, la trasgressione, sono comportamenti ancestrali, e forse non è lecito giudicarli negativamente, neanche tra ragazzi di giovane età. diverso però il caso in cui quei comportamenti sono filmati e pubblicati. la sfera sessuale da privata, diviene così pubblica, e si ammantella di giudizi morali e opinioni negative terze (hic et nunc), oggetto delle quali è la persona - protagonista del filmato, e non sono mediate dalla partecipazione in quel momento, che sarà stato magari anche semplice e piacevole goliardìa. concludendo: sì alle perversioni se rimangono tali nella nostra fantasia, o se messe in pratica da persone consenzienti. sì alle perversioni se filmate con il consenso dei protagonisti. sì alle perversioni se filmate e PUBBLICATE, ma con il consenso (direi scritto) dei protagonisti. no ai filmati di minorenni, per i quali l'ordinamento giuridico ritiene senza possibilità di prova contraria non ancora formata la personalità, per cui si sostituisce d'imperio alla loro volontà. |