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Nick: micetta73
Oggetto: UNA NOTTE AL MUSEO
Data: 4/2/2007 0.55.8
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gustosa commediola jew-yorkese con il solito ben stiller e il suo amico biondino owen wilson( ke si dice sia il suo amante), ospiti di tutto rispetto in questo film ( robin williams,dik van dyke e -udite udite-mikey rooney) ke pare scritto con un generatore computerizzato di sceneggiature ma ke si fa guardare benissimo e ricco di trovate simpatike nonkè un ricco omaggio alla commedia al'italiana con tanto di divergenze geo-culturali alla totò e aldo fabrizi, enfatizzate da un dopiaggio con tanto di accenti (cristoforo colombo parla in genovese e i soldati romani sfondano un muro gridando :"daje, nnamo", molto probabilmente un divertissment dei doppiatori ke però rende benissimo.
è la solita storia del papà divorziato ke deve riconquistare la fiducia del figlio ke vive con la mamma in un bell'appartamento con un patrigno ricco e ridicolizzato ( fa il manager e ala cintura ha tanti telefoni quante armi aveva lara croft alla giarrettiera). in questo museo etnografico e di scienze naturali è conservata una mummia ,interpretata da un bellissimo giovanotto medioreintale (rami malek)ke porta con se una tavola d'oro magica ke ha stregato il museo epr cui ogni notte tutto ciò ke è esposto prende vita. personaggi realmente vissuti in epoke e luoghi lontanissimi tra loro si incontrano e vengono a contatto, le scene + divertenti sono proprio quelle tra americani e antiki romani e tra i loro generali soprattutto, ke non riescono proprio amettersi d'accordo perkè il romano non può ragionare con quel "burino" ma al tempo stesso non posson fare ameno l'unod ell'altro, intelligente metafora del rapporto tra cultura e tradizioni radicatissime tipicamente italianee e la forza "fisica" dell'america: l'america non può prescindere dall'italia e l'italia in qualke mmodo ,anke se indubbiamente superiore sul piano culturale e storico non può fare a menod egli stati uniti anke se in qualke modo non ci sono molto simpatici. proprio grazie a questa trovata il film diventa un modo per prendere coscienza da parte dell'america dell'importanza della cultura: la cultura è viva ed è vita e qusto gli americani lo sanno molto bene, e per questo ci invidiano da matti e sono anke ben coscienti ke noi italiani li sbeffeggiamo proprio perkè loro di storia ne hanno ben poca e quella ke avevano l'hanno distrutta. è una commedia è vero, con tutti gli stereotipi tipicissimi dell'america, ma è anke un invito ad avere meno paura di ciò ke è diverso e a capire ke ci son anke culture dove la violenza predomina ( gli unni di attila) e ad imparare una cultura diversissima dalla propria : è l'americano ke parla in unno e non viceversa. ke gli americanis tiano superandod el tutto il lutto di ground zero?? se questofilm rappresentasse uns egnale evidente della loro presa di coscienza e del modo in cui si stanno rinfrancando da quella targedia allroa sono su un'ottima strada., non c'è niente d a fare: dopo ground zero non siamo noi ke siamo tutti americani, sono loro ke si stanno europeizzando... o quanto meno riescono a capirci meglio. sono rimasta veramente favorevolemtne colpita da questo omaggio alla comedia alll'italiana e alla nostra cultura, reso così bene ke ci vuole veraente sottiglieza per poter rendere in senso di tempistica comica e di dialoghi quello ke solo totò e fabrizi riuscivano a fare..e bravo il nostror egista ebreo ( ke poi loro sno europei quanto noi
) voto 8
"the sky's gone out"
