Nick: MoreFerarum Oggetto: parla il collega Data: 5/2/2007 11.19.10 Visite: 29
''Filippo prima di essere un collega esemplare era un mio caro amico. Una persona carismatica e professionale che dimostrava grande coraggio dentro e fuori il contesto lavorativo. Era anche tifoso del Catania. Durante gli scontri eravamo insieme dentro al 'Discovery' e ci arrivava di tutto: pezzi di ceramica, pietre, lavabi ed estintori che hanno sfondato il mezzo''. E' questa una parte della lunga testimonianza resa all'Adnkronos da un agente di polizia, che ha preferito mantenere l'anonimato, ma che ha vissuto da vicino gli ultimi drammatici momenti di vita dell'ispettore capo Filippo Raciti. ''Eravamo in piazza Spedini - ricorda l'agente - e con il Discovery giravamo attorno a tutti quegli pseudo-tifosi per evitare di farli avvicinare a quei pochissimi poliziotti presenti, che erano aggrediti da tutti. A un certo punto siamo dovuti scappare verso la piccola via che porta all'ingresso del settore della curva nord perché ci avevano circondato. Hanno persino sfondato la carrozzeria del fuoristrada, i vetri, e bucato una ruota''. ''Ricordo che poi ci siamo fermati per arrestare una persona - prosegue l'agente - e per tale motivo mi sono dovuto allontanare verso il nostro camper predisposto per accogliere i fermati. Nel momento in cui mi sono allontanato ho visto un fumogeno che, arrivato sotto al Discovery, ha riempito di fumo la vettura. Da lì a poco mi sono riavvicinato verso Filippo e l'ho visto in barella privo di sensi''. ''Filippo - aggiunge il poliziotto - ha sempre vissuto con coraggio sia a livello professionale che fuori dal lavoro. Era uno di quelli sempre in prima linea e da persona molto carismatica cercava sempre di coinvolgere noi ragazzi a lavorare''. ''Raciti era un tifoso del Catania - continua - e durante i disordini di venerdì scorso cercava di convincere i più facinorosi a calmarsi. Ho perso prima un vero amico e poi un collega esemplare che non faceva mai pesare i suoi problemi personali ma aiutava sempre a risolvere quelli del prossimo''.
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