Nick: Buendia Oggetto: Istruzioni per l'uso Data: 8/2/2007 13.50.18 Visite: 238
tempo fa mi è capitato di salire su un autobus pollicino, lo chiamano uno di quei cosi corti e con 2 posti a sedere spesso guidati da aspiranti ferraristi
ma la cosa esilarante e tragicomica non era il mezzo in sè no era un manifestino attaccato al plexiglas del posto di guida un manifesto stampato a cura dell'anm in collaborazione con napolimania una chicca
il manifesto si proponeva come decalogo dell'utente di autobus e affini i vari punti:
il biglietto va timbrato è inutile che cercate scuse se la macchinetta non funziona scrivetelo a penna*
la fermata si fa dove c'è scritto fermata e si prenota perché non vi leggiamo in mente*
questo è un autobus e se dovete fare un trasloco chiamate un'impresa di traslochi*
*tutto scritto in dialetto autoctono CHE FA TANTO SIMPATIA
ma soprattutto FA TANTO MIMETISMO metti che lo dovesse leggere (tipo uno uno straniero uno di firenze uno di bolzano) insomma uno che il dialetto non lo capisce non gli viene il dubbio di essere piombato in mezzo ad una pur rispettabilissima popolazione tribale
io però due cose ci aggiungerei storia vecchia la prima
SI SALE DALLE PORTE CENTRALI SI SCENDE DA QUELLI ANTERIORI E POSTERIORI 
e per la metro signore mio la metro
MANTENERE SGOMBRE LE SCALE MOBILI PER NON INTRALCIARE LA DISCESA E LA SALITA DI CHI VA DI FRETTA 
solo che uhm bisognerebbe scriverlo in dialetto?
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