Nick: Casual Oggetto: Il fondamentalismo cattolico Data: 26/2/2007 13.49.0 Visite: 271
Considero le religioni una cosa da bambini che non vogliono crescere, un'ancora alla quale aggrapparsi di fronte ai flutti della vita quotidiana, una risposta simile a quella dell'uomo primitivo che alla vista del lampo, non sapendolo spiegare, ne faceva una divinità. Tuttavia, essendo un libertario, fin quando la cosa non mi tocca o limita la mia libertà non ho alcun problema ad accettare il sentimento religioso degli altri. Tuttavia non ravviso nell'atteggiamento di molti cattolici italiani e soprattutto in quello della chiesa un'analoga tolleranza. La vicenda dei Pacs, poi trasformatisi in Dico, è esemplare. I detrattori di questo progetto legislativo mettono le mani avanti, dicendo che va difesa la famiglia tradizionale. Non solo quella costituita da uomo e donna, ma quella costruita sulla base del vincolo matrimoniale, meglio ancora se sancito in Chiesa. Ora, l'adozione dei Dico non intaccherebbe in alcun modo l'istituto familiare tradizionale. Mica riconoscere le coppie di fatto (quelle fra uomo e donna non sposati, ma anche fra persone dello stesso sesso) impedisce a chi vuole sposarsi di farlo. Chi crede in certi principi ha la piena e assoluta libertà di contrarre matrimonio, sposarsi in chiesa, mettersi l'abito bianco pure se la verginità se l'è dimenticata da un pezzo. Insomma il cattolico può fare quello che vuole, Dico o non Dico. Il non cattolico invece non ha le stesse libertà, almeno secondo la chiesa e una certa quota di fedeli. L'uomo e la donna che convivono, l'omosessuale che vuole sancire un legame con una persona del suo stesso sesso, non possono. Quindi la difesa della famiglia tradizionale in pratica vuol dire negare ad altri, con idee e orientamenti diversi, il libero arbitrio. In una sola parola sparire, rendersi invisibili, coltivare i propri gusti sessuali in segreto, in silenzio, al di fuori della sfera pubblica. Se non è la persecuzione attuata dai nazisti, ne è certamente un parente più o meno vicino, perchè si basa sulla stessa concezione d'intolleranza, del non diritto di cittadinanza da parte di chi si fa portatore di valori diversi da quelli che si pretende di definire "normali". E poi fa nulla se cercando divx ita su un qualsiasi programma p2p su 10 risultati 9 sono pornografici, fa niente se chi difende la famiglia tradizionale in parlamento è divorziarto o convive con qualcuno che non è il legittimo consorte. Quello che sta a cuore di questa Italietta arrogante, e soprattutto ipocrita, è salvare la faccia perchè l'apparenza è tutto. La libertà invece è nulla o almeno non è concessa pubblicamente come avviene nei paesi civili. Noi siamo italiani e cattolicissimi, però per strada c'è sempre la fila dalle puttane. |