Nick: Casual Oggetto: Tornelli, violenza e cause Data: 8/3/2007 13.22.28 Visite: 204
Il tornello serve sostanzialmente a una cosa, una e mezzo al massimo. In primis serve a non far entrare la gente priva di regolare biglietto o abbonamento. La causa della sua installazione è quindi quasi esclusivamente di natura economica. In uno stadio come il San Paolo, dove molta gente scavalcava o entrava senza biglietto, questo arnese risulta molto utile alla SSC Napoli per fare cassa. In secondo luogo, il tornello serve a evitare una pressione difficile da gestire agli addetti alla vidimazione dei biglietti. Anche se in realtà le serpentine di prefiltraggio e i cancelli esterni riducono le possibilità di "assalti di massa", praticamente a zero. Per questo parlo di mezza utilità. Per il resto, la violenza all'interno degli stadi è già da tempo una percentuale molto ridotta, quasi zero, rispetto agli episodi critici che avvengono in occasione delle partite. In tal senso è ipotizzabile che il pacchetto Amato - Melandri, passato ieri quasi all'unanimità al Senato, possa rappresentare un deterrente, per l'inasprimento delle pene che contiene. Ma al di là di tutto, a distanze sempre più ampie dagli stadi ci saranno sempre degli episodi di violenza che avranno, a mio avviso, nel calcio un pretesto. Leggevo un po' alcune notizie di cronaca di questi giorni. Dal 15enne accoltellato a morte ieri a Siracusa, alla baby gang che a Torino spogliava letteralmente le sue altrettanto giovani vittime. Dalla salumiera di Bari che sventa a colpi di coltello una rapina nel suo esercizio commerciale, alla rapina finita in stupro in provincia di Milano. Per finire con i recenti omicidi di camorra nel napoletano. Tutte queste notizie, abituali ormai nel nostro paese come altrove, ci danno il quadro di una società strutturalmente violenta, nella quale sarebbe utopico pensare al calcio come isola felice. Come ciliegina sulla torta il video shock che incastra un poliziotto per il pestaggio di una ventenne nera a Sheffield. Il poliziotto è stato sospeso e, se verrà accertata la sua responsabilità, pagherà. Anche questo è il metro della civiltà di un paese e il nostro è innegabilmente in ritardo. Questo per dire che le fdo sicuramente sono sottoposte a una pressione molto forte, nella vita di tutti i giorni come allo stadio, e gliene va dato atto. Ma allo stesso tempo anche fra loro si registrano talvolta dei comportamenti che poco collimano con i concetti di ordine pubblico e responsabilità istituzionale. Che gli assassini di Raciti paghino mi sembra scontato, ma per gli abusi ai danni di tanti tifosi sui campi di tutta l'Italia, perché non paga mai nessuno? Ps E ci riuscite evitate contrapposizioni sterili fra favorevoli e contrari alle fdo. Una società come la nostra non può fare a meno del loro ruolo, ma perché questo ruolo venga esercitato con piena legittimità è necessario che la componente democratica all'interno dei corpi di polizia sia sempre vigile nell'evitare abusi inutili che inaspriscono gli animi. In certi casi senza motivo. |