Nick: Casual Oggetto: Ne scusat Data: 8/3/2007 15.8.45 Visite: 241
ma ammesso e non concesso che uno si vuole drogare, perché la società dovrebbe impedirglielo? Se pur è auspicabile che uno voglia condurre una vita sufficientemente sana, questa può mai essere una regola da imporre all'individuo? Le persone sono libere di vivere facendo sport, mangiando, frutta, verdura, senza eccedere coi grassi. Ma sono altrettanto libere di decidere di ingozzarsi come i porci, abbuffarsi d'alcol e droga. Insomma sulla propria vita ognuno decida per sé. A me fa ridere chi s'illude che inasprendo le pene la gente smetta di drogarsi. Così come 14 di proibizionismo negli Usa non eliminarono certo l'alcol dalle abitudini di milioni di americani. Anzi, i soli effetti di quella legge stupida furono: far bere a milioni di americani dell'alcol scadente e ingrossare a dismisura i profitti delle organizzazioni criminali, visto che l'alcol di contrabbando veniva venduto a cifre ben più alte. Sapete quanto costa un grammo di coca pura in Colombia? Da 1 a 5 dollari. Sapete quanto costa in Italia? Sopra i 1000, con un principio attivo del 10% e il 90% di taglio. E un grammo di fumo in Marocco? Una cifra così bassa che dovremmo ragionare per kg, piuttosto che per grammi, per dare il senso della cosa. Quindi, in sostanza la pretesa dello Stato di sconfiggere la droga e le organizzazioni che ne gestiscono il traffico, si traduce in realtà in zero capacità di contrasto (perché chi mette a repentaglio la sua vita drogandosi, s n pass po cazz delle leggi) e in un incremento di quelle stesse organizzazioni criminali. Lo Stato (e voi che pa lensate così) è così ingenuo, oppure come ripete spesso il vecchio Giulio Andreotti a pensar male si fa peccato, ma spesso s'indovina? |