 |
Annamaria Franzoni (Ansa) |
TORINO - Confermare l'impianto accusatorio della sentenza di primo grado, la morte di Samuele è stato «un figlicidio» e quello di Cogne è un processo semplice ma anomalo, perché la famiglia ha interpretato la vicenda «come una sfida da vincere con tutti i mezzi, anche truffaldini».
L'ACCUSA - Sono le linee tracciate dal procuratore generale Vittorio Corsi nella sua requisitoria. Davanti ai giudici della prima sezione della Corte d'Assise d'Appello di Torino che devono giudicare Annamaria Franzoni, condannata in primo grado a 30 anni di reclusione per la morte del figlio Samuele, ucciso il 30 luglio del 2002, il pg, prima di iniziare la sua requisitoria ha anche detto: «La mia idea è che l'arma sia un pentolino di rame o un mestolo».
LA REQUISITORIA - «È stato un doppio processo, penale e mediatico», ha esordito subito Corsi, sottolineando il ruolo svolto dalla famiglia Franzoni, ed in particolare del papà di Annamaria, Giorgio. Ma Corsi è stato anche subito molto diretto: «È un caso di figlicidio - ha sostenuto - come purtroppo sono sempre più frequenti, almeno una ventina all'anno. In molti casi c'è stata la confessione, in altri si è arrivati presto alla soluzione. Qui non è successo nulla di tutto questo. Tuttora continua l'immagine di Annamaria Franzoni come una madre amorosa e affidabile, di moglie premurosa e di figlia modella». «Annamaria Franzoni conosce bene il copione, e a furia di ripeterlo si è convinta di non essere responsabile», ha aggiunto il pg Corsi. L'imputata - ha spiegato la pubblica accusa - ha sostanzialmente confessato di avere ucciso il figlio Samuele. Secondo Corsi lo ha fatto durante una conversazione intercettata dai carabinieri il 6 marzo 2002 in cui la donna, parlando con un familiare, a un certo punto afferma: «non so cosa mi è succ...». Poi - secondo il pg - si «corregge subito in "non so cosa gli è successo"». «Per me - ha concluso Corsi - questa è una confessione. Il piccolo Samuele Lorenzi è stato ucciso in un momento di rabbia furibonda, non è stato un omicidio programmato».