Nick: mir Oggetto: ho (quasi) evitato un ricordo Data: 9/4/2007 14.29.39 Visite: 207
Esco dalla metro con il mio solito passo veloce. Qualcuno dice che ho un passo 'milanese'. Lo incasso come complimento. Le vedo di spalle. Mamma e figlia. Le riconosco ancora prima di formulare un pensiero coerente. Lei ormai è sulla trentina ma è sempre bella ed elegante come una Audrey Hepburn del 2000. Anche la mamma è una bella donna. I capelli di quel colore la fanno solo un po' più vecchia. La mamma spinge una carrozzina. Non vedo braccina spuntare ma, a meno di una demenza senile precoce, in quel trasporto c'è il figlio di lei. Non so perchè ma una sensazione mi prende, salendo dallo stomaco per piantarsi in mezzo al petto. Una sera di un milione di anni fa. Le candele a circondare una terrazza sul mare. La musica a riempire i pochi spazi tra gli sguardi. I giochi di seduzione e tutto l'immenso tempo di un agosto caldo ed eterno. Lei mi parla di Londra e della sua predilezione per lo shopping. Io le guardo gli angoli della bocca e la sfumatura delle sopracciglia sulla fronte abbronzata. Avvisto un piccolo granellino di sale sulla tempia. Superstite della doccia serale. La bacio proprio lì. Sul granellino di sale. Lei zittisce e non saprò mai dei suoi acquisti nei mercatini di Soho. Quando si perde qualcosa d'importante si fanno tante ipotesi ma sono perlopiù giustificazioni. Ci perdemmo. Fuori dalla metro cambio marciapiedi. Sull'altro, due donne belle ed eleganti valutano il passaggio di una carrozzina tra le fila di auto parcheggiate.
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