Nick: `ReVaN` Oggetto: re:Al Cittadino non far Sapere Data: 26/4/2007 14.56.28 Visite: 50
è stato detto: Oggi gli atti d’indagine sono coperti dal segreto investigativo finché diventano "conoscibili dall’indagato". Da allora non sono più segreti e se ne può parlare
Esatto Ma anche ora, attenzione, non può essere riportato integralmente l'atto contenuto nel fascicolo del pm fino alla sentenza d'appello
è stato detto: Per chi li pubblica integralmente, c’è un blando divieto di pubblicazione,
E' qui il problema. Si può parlare del contenuto dell'atto, dopo che questo è reso conoscibile all'indagato, ma fino alla sentenza d'appello non possono essere testualmente riportati i contenuti degli atti di indagine che fanno parte del fascicolo del PM, proprio per evitare pressioni della stampa sull'operato dei giudici, oltre che per salvaguardare la privacy degli interessati.
è stato detto: La nuova legge,infatti,da un lato aggrava a dismisura le sanzioni per chi infrange il divieto di pubblicazione: arresto fino a 30 giorni o, in alternativa, ammenda da 10 mila a 100 mila euro (cifre che nessun cronista è disposto a pagare pur di dare una notizia)
E questo mi pare sacrosanto. E' l'unico modo efficace per impedire che vada avanti la storia degli atti spiattellati in tv, anche quando irrilevanti ai fini delle indagini. Quello che trovo sbagliato della nuova legge non è tutto questo, ma piuttosto il fatto che non si possa riportare nemmeno per estratto o in forma riassuntiva il contenuto di atti utilizzati nel processo, una volta terminate le indagini e iniziato il dibattimento.
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