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Nick: SeaSunSamba
Oggetto: A volte capita che...
Data: 30/4/2007 11.33.11
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pensi a ciò che di buono e di cattivo hai fatto nel corso della tua vita.
Alcuni momenti attirano di più la tua attenzione, ma chissà perchè ti soffermi solo su quelli migliori...
Quando ti accorgi che qualcosa di sbagliato c'è stato in te scappi a simili idee, perchè è sempre molto scomodo prender coscienza dei propri errori, delle proprie mancanze.
E quando te ne rendi conto davvero, capita che il tuo cuore sia disposto a donarsi sinceramente attraverso le piccole cose ad una persona, a qualcuno che ha bisogno di sentirsi amato, di ricevere un abbraccio affettuoso, una parola di speranza, un sorriso di fiducia.
E quando te ne rendi conto davvero, capita che è già troppo tardi.
Non era un caso, forse, che stamane non andassi all'università.
Al mio risveglio mamma con lo sguardo tra l'incerto e il dispiaciuto mi dice: "devo darti una brutta notizia... xxx è morto".
xxx... l'amica del cuore.
L'amico del cuore, sì. Quello con il quale si vuole condividere tutto. Ogni momento, ogni occasione, ogni gioia ed ogni inquietudine. Quello con il quale si sta veramente bene. Il solo a cui daremmo la nostra fiducia e il nostro affetto incondizionati.
La mia amica del cuore è stata la mia unica grande amica, per i canoni di amicizia come li si intendono dai 7 ai 14-15 anni.
Crescendo insieme ho imparato che tra i tanti pregi e i tanti difetti xxx aveva caratteristiche inconfondibili: era complicata, fragile, estremamente insicura. Solo stando al centro dell'attenzione di tutti si sentiva a proprio agio. Io ero diversa, e soffrivo del suo mettermi continuamente da parte ogni volta che c'era qualche nuovo arrivo nella sua vita sociale.
Poi le esperienze, la crescita, gli innamoramenti... alcune di questi momenti condivisi, altri no. Ci siamo allontanate, come due persone che da essere in simbiosi arrivano pian piano a togliersi quasi il saluto a vicenda.
Mancanza di stima, differenze caratteriali, stili di vita diversi...? ma alla base, poco importano i perchè. Quella persona per la quale io potevo essere uno dei pochi veri punti di riferimento ora era con altri punti instabili.
Ed è sempre difficile, troppo poco umano, avere il coraggio di recuperare i rapporti facendo finta che non sia successo nulla. E' troppo imbarazzante, forse, dare un abbraccio ad una persona che a stento si saluta quando la si incontra, e dirle: "io ci sono, anche se non mi vedi... conta su di me".
Quando io ho avuto bisogno di amici, ho avuto molto di più. Persone inimmaginabili mi hanno donato gesti di sostegno, parole di conforto. Ed io ho scoperto cosa vuol dire, nel piccolo, voler bene gratuitamente, senza aspettarsi nulla in cambio, solo per la gioia di offrire una goccia d'amore a chi ne ha sete, e vederlo star meglio.
E' sempre troppo tardi quando si capisce che bisogna mettere in pratica gli insegnamenti della vita.
Quando esattamente 5 giorni fa ho sentito una mia grande amica, decidemmo insieme di telefonare xxx, di avere un gesto per lei che assisteva al lento logorarsi del padre, senza qualcuno che le stesse davvero vicino, a parte i familiari.
Noi forse avremmo potuto far molto poco, forse avremmo rischiato di farci chiudere le porte in faccia, ma xxx avrebbe sicuramente portato sempre nel suo cuore il ricordo e l'emozione di quel piccolo dono.
Quell'incontro non ha avuto luogo, perchè ciascuno di noi viene sempre prima di ogni altra cosa, di ogni altra persona.
Quell'incontro avrà luogo oggi pomeriggio, in una chiesa che ieri sera gioiva per dei giovani che stanno vivendo un'esperienza importante e profonda. Quell'incontro sarà comunque diverso da quello che avrebbe potuto essere.
Anche se può sembrare tutta stupida retorica, abbiate sempre il coraggio di fare oggi ciò che con un piccolo sforzo, con un piccolo cedimento del vostro orgoglio, del vostro egoismo, vi è possibile fare. Per voi può essere superfluo, inutile, ma per chi riceve una minima parte di voi attraverso un piccolissimo gesto può significare vita.
Non si è mai vissuto tanto come quando si è pensato molto. (Fernando Pessoa)
