Nick: Franti Oggetto: Ti Amo e Ti Odio Data: 6/5/2004 1.25.31 Visite: 189
Dieci volte ho ascoltato "Divine Object of Hatred" di Henry Rollins. Nella prima strofa questa canzone parla di un Marine, aggredito, legato e trascinato per le vie di Mogadiscio. Nella seconda strofa, parla di una ragazza che balla nuda in un pub. L’idea della canzone, credo, sia il rovesciamento dell’atteggiamento umano nei confronti dell’amore. Tutti usano la parola "Amore" continuamente, quando ti salutano, quando ti complimentano. "Ciao amore". "Bravo amore". Perché dicono così? Forse vogliono qualcosa da me? Ti amano veramente? Non penso. Quando però ti dicono: "Ti odio", questo è da prendere veramente sul serio. Se mi gridano "Amore" rispondo anche io così, ma quando urlano che ti odiano, ti fermi e chiedi "Che cosa?", questo è pesante. Le persone pregano, credono, si inginocchiano, eccetera. Testimoniano comunque il loro amore con l’esistenza e le azioni. Credo che l’adorazione si possa manifestare con l’odio: quando presero il corpo di Mussolini e lo colpirono, lo trascinarono, già senza vita, lo fecero perché lo odiavano molto, mostravano così la loro adorazione. Battere e trascinare per le vie un corpo vuol dire odiarlo molto, e l’oggetto di tanto odio diventa subito quasi divino, non diversamente dall’oggetto che provoca tanto amore. Così il Marine della canzone è oggetto d’odio, come d’altronde la ragazza che danza nuda nel pub. Gli uomini, da sotto il palco, gridano, la insultano, cercano di afferrarla, le sputano. Gli uomini vanno a questi spettacoli per odio e paura verso le donne, per sfogare la loro carica. E comunque non penso che dopo avere visto una ragazza danzare nuda su di un palco, a pochi piedi d’altezza, ci si senta calmi e rilassati, non ci si sente meglio, al limite viene voglia di scopare e si diventa ancora più aggressivi. Chi paga per vedere queste cose è assolutamente un debole, ed esercita una forma di adorazione, proprio per questo oggetto d'odio. E' un esempio, ma..Niente ja.
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