Morta per difendere auto: un fermo
Napoli, è un rom: accusa di omicidio
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Un cittadino bosniaco, ospite del campo rom di Giugliano, è stato fermato con le accuse di omicidio aggravato e rapina, nell'ambito delle indagini sulla morte di Piera Calanna, la donna di 52 anni deceduta dopo aver cercato di fermare il furto dell'auto della figlia. Il rom, Franko Hadzovic, è stato riconosciuto dalla ragazza, dopo essere stato bloccato dai carabinieri mentre vagava nelle campagne di Castelvolturno.
I carabinieri lo hanno bloccato perché procedeva a fari spenti a bordo del suo camper in compagnia di una parente, nella campagna di Castelvolturno (Caserta). Decisiva la testimonianza della figlia di Piera Calanna, che al momento della rapina, due giorni fa a Varcaturo, frazione di Giugliano, si trovava davanti l'automobile mentre la madre veniva travolta e uccisa dal malvivente che, per scappare, effettuava la retromarcia.
L'uomo, che agli investigatori ha fornito una ricostruzione dei fatti confusa, vive in una baracca di un campo rom insieme alla moglie e a sette figli. Si cercano ora altri testimoni della rapina e forse anche un eventuale complice di Hadzovic. Piera Calanna, aggrappata allo sportello dell'auto e trascinata per metri, era morta sul colpo, in un disperato quanto tragico tentativo di impedire al ladro di rubare l'auto della figlia.
Dure le parole del marito della vittima, subito dopo l'incidente: "Ci auguriamo per la nostra serenità che non lo trovino", aveva detto l'uomo in lacrime, aggiungendo poi una frase dettata dal dolore: "Se poi lo mettono fuori provvediamo noi...".