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Nick: _luca27_
Oggetto: 25ANNI FA L'URLO DI TARDELLI
Data: 11/7/2007 20.4.14
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Un urlo, quello di Marco Tardelli dopo il gol nella finale con la Germania al Bernabeu, che dura da 25 anni. La sera dell'11 luglio 1982, le strade e le piazze italiana sono invase da bandiere tricolore e da caroselli impazziti, Madrid si colora di azzurro: è l'Italia che festeggia la Coppa del Mondo conquistata ai Mondiali di calcio in Spagna.
Quella del 1982 è probabilmente la vittoria mondiale più cara ai tifosi italiani, forse perché la più sofferta e meritata. In Spagna gli azzurri, guidati dal ct Enzo Bearzot, compiono un'impresa irripetibile: partono malissimo nelle prime partite del girone eliminatorio - con Camerun, Perù e Polonia - ottenendo soltanto tre miseri pareggi con prestazioni deludenti. La polemica, è risaputo, fa parte del DNA degli italiani, e la squadra è costretta al primo silenzio stampa della sua storia. Bearzot vuole proteggere la formazione e soprattutto uno dei suoi giocatori più attesi: Paolo Rossi (nella foto). Fino ad adesso, l'attaccante della Juventus, che viene da una squalifica di due anni per lo scandalo scommesse, non è mai finito nel tabellino marcatori e non sembra nemmeno essere in campo durante le partite.
I verdetti della stampa cominciano a fioccare, tutti danno per spacciati i ragazzi di Bearzot. Insieme a loro e alle altre squadre già affrontate, nel girone eliminatorio ci sono anche le due avversarie più temibili della competizione: l'Argentina campione del mondo in carica, che proprio in quel mondiale fa esordire uno dei suoi fuoriclasse più rappresentativi di sempre, Diego Armando Maradona, e il Brasile dei vari Zico, Falcao, Socrates, Junior, Cerezo e altri campioni.
La nazionale italiana riuscirà a giungere alla semifinale grazie a due partite memorabili.Riuscirà a battere l'Argentina per 2-1 e poi il Brasile per 3-2 con tripletta di Paolo Rossi, che esploderà proprio nel momento decisivo del torneo, passando alla storia come l'eroe di Spagna '82.
La finale vedrà gli azzurri in campo contro la Germania Ovest di Rumenigge. Di quella partita - vinta dagli azzurri per 4-2 - molti, probabilmente tutti, ricordano la leggendaria esultanza di Marco Tardelli, che portò la squadra sul 2-0. Per la terza volta, l'Italia del pallone sale sul tetto del mondo.
Molti trovano diverse analogie fra questa vittoria e l'ultima, quella dell'anno scorso nel mondiale tedesco. Antonio Cabrini però, che fu uno dei protagonisti di Spagna '82, confessa: "Quando battemmo Argentina e Brasile, si capì che eravamo i migliori. Sentivamo la forza di una nazione, era un'epoca più semplice, forse era anche più facile amare il calcio. Stavamo facendo qualcosa di enorme e ne avevamo coscienza. Gli azzurri del 2006, senza offesa, hanno percorso una strada diversa. Italia-Brasile resterà nella memoria di tutti per sempre, le partite dell'anno scorso, credo, meno".
NELL'OTTANTADUE avevo 2 ANNI è stato il mio primo mondiale da spettatore(anche se inconsapevole) e lo vincemmo...
La nostra unica FEDE...
si chiama NAPOLI!!!!!
