Nick: Zanardi Oggetto: Struttura Data: 21/7/2007 15.53.11 Visite: 238
Prologo: "Basta Teddy, non fare il ragazzino!". "Lo sono. Sono nel pieno della mia giovinezza, e si è giovani una volta sola". "Sì, però si rimane stupidi per sempre". Mi sa che era "Stand By Me" Fine del prologo. "My girl, my girl don't lie to me Tell me where did you sleep last night In the pines, in the pines where the sun don't ever shine I will shiver the whole night through". Mi ricorda una Squallida. Anzi, più di una Squallida. Ma non mi ricorda La Squallida. Mi ricorda chi ho imparato ad odiare e disistimare. Mi ricorda il caldo e le zanzare. Mi ricorda due Ceres divise in cinque. Mi ricorda un "Ehi, mi dai le chiavi, ho dimenticato i soldi in auto", buttato lì, come scusa, per "beneficiare" di un atto impuro che tanto impuro non era. Mi ricorda una sala di prova e due amici che urlavano. Mi ricorda un tipo con una chitarra sulle gambe, seduto, che non si sbatteva quando urlavo e che mi faceva incazzare. Mi ricorda una pila di CD traballante e caduta due volte in quindici minuti. Mi ricorda un bidet fatto con lo shampoo antiforfora. Mi ricorda uno stupendo paranoico in carrozzina che senza una femmina non ci sapeva stare. Almeno allora. Adesso lo stupendo paranoico che senza una femmina non ci sapeva stare non lo sento da tempo. Men che meno lo vedo. E non mi manca ma non è una cosa biasimevole, anzi. La mia vita da un sacco di tempo è basata su un equilibrio precario. Era, è stata e non so se è, come la pila dei Cd di Alberto, che non sento da tempo. Non puoi sfiorarla che cade tutto a terra rovinosamente. Quella volte successe così: due volte in qindici minuti. Cadde tutta a terra, rovinosamene. La Pila dei Cd. In quindici minuti due tonfi. Che sono parecchi, se ben ci penso. Pure per un zoppo che cerca di salire su di una scalinata. Alberto, quasi rassegnato, mi disse: "Oh,e mo' raccogtli i pezzi." Che lui, anche a suo dire, era bravo a guardare la vita degli altri. La mia chissa' dove cazzo stava pisciando. Una mia amica mi disse 'sta cosa della pila dei CD era la metafora della vita. Se non hai una Struttura ti fai in culo. Ti fai male il culo e il cuore. Una volta, però. Adesso mi sono internettizzato e ho schiaffato Inspection dei Letfield sul MySpace leopardato. Come un adolescente. Tutti abbiamo una parte femminile, è vero. La mia è lesbica. |