Nick: NEVERLAND Oggetto: re:Decreto Urbani Passato Data: 19/5/2004 17.25.9 Visite: 51
Il decreto è passato ma è già stata messa a "verbale" durante la stessa seduta di approvazione la futura modifica della parola profitto con scopo di lucro, speriamo solo che se lo ricordino. Ecco il resoconto di com'è andata al Senato: Cortiana ha ritirato tutti gli emendamenti, ritenendosi soddisfatto dagli impegni presi dal ministro che ha accolto tutti gli ordini del giorno presentati. Anche il resto dell'opposizione ha ritirato i propri emendamenti all'art. 1. Hanno votato a favore FI, Lega, AN e UDC. Contrari Verdi, rifondazione e Comunisti Italiani. Astenuti DS (contrari all'art. 1 ma favorevoli al resto del decreto), Margherita, Udeur: l'astensione al Senato equivale ad un voto contrario). Il decreto quindi resta così com'è uscito dalla Camera ma il Governo si è impegnato a: a) a predisporre e attuare le iniziative e gli interventi necessari per far sì che le norme previste dall'articolo 1 del decreto-legge 12 marzo 2004, n.72 siano interpretate in coerenza e in adesione con la volontà del Parlamento di escludere dai casi di violazione e di perseguibilità le attività di accesso e di fruizione dei contenuti e delle opere compiute attraverso la rete Internet per scopi personali e comunque non riconducibili a finalità di lucro (odg G1.101 Acciarini ed altri). (in sostanza cambiare "profitto" in "a scopo di lucro") b) ad avviare un tavolo di concertazione tra tutte le parti in causa (editori, produttori, distributori, esercenti, Siae e eventuali altri soggetti) per addivenire a una modifica concordata delle norme regolamentari previste sull'apposizione del contrassegno SIAE e al fine di eliminare il rischio che i negozianti, pur agendo nel pieno rispetto delle norme sulla tutela del diritto d'autore, incorrano in gravi sanzioni a causa di una carenza di carattere formale e, in fine, per assicurare che l'apposizione del contrassegno SIAE garantisca efficacemente l'originalità dei prodotti commercializzati (odg G.1.101 Acciarini e altri). c) a specificare, con atti di indirizzo e normativi, che la percentuale dovuta per detti commi [8 e 9, relativi alla tassa sui supporti, nds] afferisce al valore commerciale del singolo prodotto software di masterizzazione, anche qualora esso venisse venduto al pubblico unicamente in suite o pacchetti contenenti altri prodotti software, aventi diversa finalità (odg G1.103 Cortiana). d) a dare vita ad un tavolo di concertazione, composto, tra gli altri, da rappresentanze delle imprese del settore dell'Information and Communication Technology, del software e delle Telecomunicazioni, le associazioni dei consumatori, le associazioni di supporto e difesa dei contenuti di pubblico dominio, le rappresentanze dei lavoratori del settore che abbia il compito di armonizzare l'entrata in vigore del decreto in oggetto con la corrente legislazione nazionale ed europea e di verificare la fattibilità tecnica delle soluzioni legiferate (odg G1.103 Cortiana). e) a produrre un'ulteriore decreto-legge che, visti i presupposti di necessità e urgenza, abroghi i commi 8 e 9 del decreto-legge n. 72 del 2004, ripristinando le norme precedentemente in vigore; impegna altresì il Governo a promuovere e sostenere la costituzione di una Commissione composta da rappresentanti dei Ministeri dei beni culturali, delle attività produttive e dell'innovazione tecnologica, nonché da rappresentanti delle parti interessate (società di raccolta dei diritti, e associazioni delle industrie dei produttori, importatori e distributori dei prodotti assoggettati a prelievo) al fine di elaborare i criteri di applicazione del compenso per copia privata, quantificando l'impatto sul compenso medesimo dei criteri indicati nell'articolo 71-septies del decreto legislativo n. 68 del 2003 (odg G1.104 Cortiana). Ovviamente si tratta di impegni "politici" e non giuridicamente vincolanti, ciò che per ora conta è il testo della legge di conversione. Speriamo bene.... |