Nick: Zanardi Oggetto: Sempre attuale Data: 24/7/2007 20.33.15 Visite: 369
All'inizio lei è sempre puntuale. Tu devi andarla a prendere alle venti e trenta? Bene, lei alle venti già te sta aspettann' abbasc', trepidante, con gli occhi lucidi. Che tu pensi: "Madò, sempre in ritardo arrivo. Me lo devo levare 'sto vizio. Ma sono proprio un uomo di merda! Poverina come ci tiene a me. Mi sto innamorando". E qua sei fottutto sul nascere. Ti innamori e cagn' tutte cos'. Passano tre o quattro mesi. La vai a prendere. A che ora teniv' all'appuntamento con lei? Alle ventidue e trenta? Bene, t'arricuord' i tempi in cui dovevi andare a prenderla alle venti e trenta e lei stava già giù sotto 'o palazzo suoj, ad attenderti ansimante e con gli occhi che le brillavano? Bene, scordati quei tempi. A che ora teniv' l'appuntamento? Alle ventidue e trenta? Bene, se sì furtunat' alle ventitre e quindici sta abbasc'. Cioè tre quarti d’ora aropp’. Che tu, nel frattempo fai trecentocinquanta telefonate di sollecito, quattrocentocinquantotto sms in cui scrivi "Hai fatto? E quann' scinn'? ", scomodi la Madonna di Pompei con tutto Bartolo Longo, San Filippo Neri, Sant'Eframo dei Camaldoli, Sant'Eustachio Protettore dei Filiformi eccetera eccetera. Questo quando sei fortunato. Quando sei sfortunato, nei tre quarti d'ora di attesa, non trovi il parcheggio sotto casa sua, al fine di spegnere il motore dell'auto ed attendere rassegnato. E che fai? Mica te ne vai, eh. Ma nun esist’ proprio che te ne vai. No, rimani e parcheggi in doppia fila. Nei tre quarti d'ora di attesa, tra smadonnamenti, sms e telefonate varie, per quella strada stretta, dove stai parcheggiato in doppia fila, hann' passà motorini, macchine, autobus che te fann' fa cientmila manovre. E sonano, sonano semp', sonano tutti quant', che tu diventi uno stressato cronico. I Santi volano..... "OHHHHHHHHHHH che sfaccetta suonate a fare tutt'assieme e in continuazione che sto già tutt’ stressat’?!?!". Una volta, durante un attesa, con me in auto, v'era un amico. Io cominciai a bestemmiare tutti i Santi del Calendario, ad uno ad uno, dal 1 Gennaio al 31 giugno. Il mio amico cominciò a bestemmiare tutti i Santi del Calendario, ad uno ad uno, dal 31 Dicembre al 2 Luglio, andando dietro coi giorni. Ci ritrovammo a metà: al 1 Luglio. Io non aspetto più nessuno, da un bel pò di tempo. Mi fai attendere più di cinque minuti? Ciao, me ne vado. Ti incazzi? Incazzati pure, io me ne vado uguale. La puntualità è la prima cosa. T ‘mpari p’a prossima vot’. Però pure se sei cambiato e non aspetti più nessuna e te ne vai, perchè per te la puntualità è la prima cosa in un rapporto con una tipa, i tuoi problemi restano. Non gli stessi. Di problemi. Ma altri. Problemi. Vi spiego. E' sabato sera e si esce. "Dove si va amò?", fa lei Che poi 'sto amore che c'appizza che ce stamm verenn' da tre mis' sì, ma se simm' asciut' per 5 giorni è già assaje? Vabbè, tralasciamo. Lei fa, come sopra detto: "Dove si va amore?". E tu dici che si va a ballare all'Arenile, tanto per citare un posto. E la porti all'Arenile. Mò voi avete presente l'Arenile il Sabato sera tra le 23,00 e le 24,00? Un bordello che pare Falluja bombardata. Macchine a destra e sinistra, chi son' 'o clacson, chi ten’ ‘o bancariel’ r’è panin’, chi ten’ o furgone intralciante che venn’ ‘o per’ e ‘o muss’, ingorghi dappertutto, motorini che te passen' pe nnanz'. Il panico, insomma. Ti armi di santa pazienza, ti fai venticinque giri e trovi un parcheggio adeguato a centocinquanta metri dall'ingresso dell'Arenile. Lei si gira verso di te e fa: "Così lontano parcheggiamo? Ma vai più vicino all'ingesso che mi fanno male le scarpe". Ma Mannaggia Chisatu, ma a chi vuò romper' o cazz'? Lontano? Ma se sono solo centocinquata metri a piedi?!? E poi che cazzo te le sei messe a fare 'ste merda di scarpe se non puoi camminare, visto che aropp' amm'ì a ballà? Vard che io voglio ballà, bellè, nun è che me port' o commò appriess', sennò ascev' cu zio Alfredo che tene settant'anni, eh. Queste cose le pensi, ma non le dici per gentilezza. Ti fai altri cento giri in un'ora e lei che fa? Guarda l'ingresso, vede un parcheggio che a stento ce tras' 'nu Califfone (che è un motorino anni '80) e dice: "Mettila qua, mettila qua!! Che culo!!! Trovato il parcheggio!! Visto che devi stare a sentire me?" E tu: "Cara, là ci entra un motorino, dove cazzo ce la infilo io una Focus? Nella fessa di mammeta?" Eviti di dire "Nella fessa di mammeta" però 'sta frase la pensi. Eccome se la pensi. Però le dici: "Cara, là ci entra un motorino, dove cazzo ce la infilo io una Focus?" E lei: "Ma che ci metti? Ma sei proprio un'imbranato con la macchina, eh!". I Santi volano un'altra volta. Non ce la fai più, scendi dalla macchina e dici: "OooooooooH| Sai che 'è di bello? fattell' tu la manovra per Dio! Jamm’ bell’, parchegg’, famm’ vrè!". Lei, che non sa fare la manovra, perchè, oltre che imbranatissima sull'auto (come quasi tutte le donne), è impossibile far entrare in quel parcheggio angusto per un Califfone (semp' motorino anni '80), una Focus, fa a bberè l'offesa. Tu, sempre con santa pazienza, rientri in auto e trovi un altro parcheggio. Stavolta a duecentometri dall'ingresso dell'Arenile. E sei contento perchè pensi: "Accussì t’ mpari! Prima avevi il parcheggio a centociinquentametri dall'ingresso e non andava bene perchè ti stancavi di camminare, mò ce l'hai a duecento metri e ti fai in culo, perchè ti devi fare cinquanta metri in più con l'auto. T' 'mpari!". Piccola soddisfazione. Lei si adatta, perchè si deve adattare per forza. Ma i guai non sono finiti. Comincia a piovigginare. Ma appena appena, eh! Nel senso che le goccioline cadono e non fanno in tempo a cadere sulle orecchie che tu stai già all'ingresso della discoteca. E lei che fa? Non fa un cazzo, ma parla genere gnegnegnè, e dice: "Non possiamo più scendere, amò…uff!". E tu: "E perchè?" E lei: "Guarda come piove!" E Tu: "Piove? Ma sò due goccine jamm'. Ma poi quando mai te sì fatt' problemi di pioggia che quando devi uscire con le amiche, pur' si chiov' a livello di diluvio, pur' si verit' a Noè che passa con l'Arca, nun ve ne passa manco per la capa?" E lei: "Sì, ma oggi sono andata a farmi i capelli dal parrucchiere e si fanno una schifezza con la pioggia." Intermezzo. Caratteristica delle donne. Tenen' i capill' ricci? Se li allisciano. Tenen' i capill' lisci? Se li arricciano. Ma perchè non rispettate Madre Natura? Perchè vulit' cagnà? Per cacare il cazzo a me e a quelli come me? Comunque lasciamo stare 'sto intermezzo del discorso dei capelli ricci che diventano lisci e dei capelli lisci che diventano ricci e continuiamo: Come sopra detto, lei fa: "Sì, ma oggi sono andata a farmi i capelli da parrucchiere e si fanno una schifezza con la pioggia." Allora tu meni un Sant'Antonio Abate in capo a te e sbotti, quasi irrazionalemnte: "E non ci andavi dal parrucchiere!! Ti vedevi le previsioni al Tg4, veriv' che chiuvev' e, siccome sapevi che dovevamo andare all'Arenile, e che c'era il rischio che chiuvev' e la pioggia poteva rovinarti questa merda di capelli rifatti, durante il tragitto automobile parcheggiata - ingresso Arenile, nun ce iv' e risolvevi il problema! Ce sì vulut'ì dal parrucchiere? Bene, mò attaccati e jamm' a ballà! Mò scinn' però, eh, sennò io vado e tu riman' in macchina!". Lei scende e sta ammussata per tutta la serata. E tu sei andato a ballare col commò. Il giorno dopo? 'O commò è sparito. Assafà a Maronn' che stavolta ti ha aiutato. Io non esco più con questi commò. Ultimamente ho conosciuto una che mi fa squagliare. Tiene degli occhi e un sorriso che mi fanno quasi svenire. Quegli occhi e quel sorriso li ho stampati nel cervello. Quando ci penso mi vengono i brividi. Questa tipa mi sa che è puntualissima e non si fa problemi di capelli. Ma ha un altro difetto. Non risponde mai al cellulare. Oppure bell’e buon’ o cellulare si scarica e m’appenn’. Ma chest’ succer’ sul' quann' chiamm'jo! Ps - Postato più volte (scusate) ma come da oggetto sempre attuale. Tutti abbiamo una parte femminile, è vero. La mia è lesbica. |