Nick: mir Oggetto: nun te Reggia cchiù Data: 3/8/2007 22.21.34 Visite: 192
Percorriamo quell'inutilmente lungo vialone tra la reggia di Caserta e la sua ultima fontana tra i giardini, le vasche e tutto appresso. La sera è calda, tra le zanzare, la sete e quella voglia di annusarle il collo che mi viene così. Senza motivo apparente. Parliamo di ufficio e di schematiche da giorni normali ma oggi non è un giorno normale e immagino che nessun schema possa applicarsi a oggi. Una coppia ci sorpassa su uno di quei calessi in cui si pedala in due. Lei pedala ampia ed ha una gonna sotto cui, chiaramente, gli slip spiccano per la loro assenza. Sorride mentre io mi accorgo della mancanza. Il cielo vira dall'azzurro chiaro al violaceo mentre ci sediamo sul bordo di una vasca che contiene pesci grandi ed in perenne movimento. Lei si sporge sulla vasca ad osservare il moto. Mi è sempre piaciuta di profilo. Per la sua eleganza, per gli occhi chiari e per il suo seno generoso. Percorriamo il giardino inglese quando la spingo sotto un albero dall'ampio fusto. Vorrei e voglio. Ed i desideri a metà sono bombe. Dimenticandosi di uffici e persone lontane. Lasciandosi andare sotto cieli blu. Esplondendo sotto piante rare. In eterna memoria. Chè i Borbone non sono i Borboni. [..in quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell'orrore...] |