Nick: KuBo[Z] Oggetto: Le figure retoriche Data: 22/5/2004 13.38.28 Visite: 193
LE FIGURE RETORICHE Questa è la storia di Zeugma, abitante del ridente paesino di Anadiplosi e figlio di Epifonema e Mimesi. Il giovane Zeugma era un ragazzo molto viziato. Il padre Epifonema non gli faceva mancare mai niente: i parisosi più belli della zona; le endiadi più costose; enallage pregiate... Anche la madre Mimesi non era da meno. Gli cucinava sempre i suoi piatti preferiti: i polittoti con sinchisi come contorno; il sindeto affumicato e tante altre chiccherie del genere. Un brutto giorno, però, il nostro Zeugma fu sorpreso a fumare ossimoro in compagnia dei suoi amici. I genitori, con la vista annebbiata dall'anacenosi, lo buttarono fuori casa senza pensarci due volte. Improvvisamente... tutto in fretta... così... Zeugma si trova in mezzo alla strada, senza simploche e senza Etopea, la sua ragazza che, saputo della vergognosa bravata, lo lasciò in un nanosecondo e si fidanzò, con lo stesso tempismo, con Epanalessi, il migliore amico di Zeugma (non è da escludere che Etopea avesse già una relazione in precedenza con Epanalessi, ma questa è un'altra storia...). Solo, senza simploche, senza Etopea, senza una epifora, senza più amici. In poche parole... ABBANDONATO. Tra l'altro, il climax di Anadiplosi in quei giorni non era per niente bello, il cielo ruttava e urinava, tanto è che Zeugma scivola su una goccia di diallage (quando piove ad Anadiplosi, di solito dal cielo cade diallage). Si strasciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinaaaaaaaaaaaaaaaaaaa per tutta la discesa di Viottolo Omeottoto. A fine corsa si schianta contro una vecchina depressa e angosciata. La vecchiarda muore sul colpo (evidentemente non ha retto all'epifrasi). Zeugma si dispera sul suo corpo, quando improvvisamente si sente tozzioliare la nuca (più che altro erano degli scuppettoni, ma tozzioliare è più carino). "Chi è che mi tozzolea la nuca?" disse Zeugma. Era il fantasma della vecchina beffarda, che, dopo aver lasciato il suo corpo marciscente, decide di concedere tre desideri a Zeugma per averla aiutata a morire senza doversi per forza suicidare (il suicidio, si sa, è peccato mortale. E' comunque considerato un assassinio. In effetti per Zeugma erano cazzi. L'Inferno lo avrebbe ormai atteso con impazienza, ma questa è un'altra storia...). A Zeugma per poco non gli prendeva un colpo per l'isocolo!!! "Tre desideri? Wow! Ma da quando in qua i fantasmi possono esaudire i desideri?" domandò il prode Zeugma. La vecchierrima stecchita (o per meglio dire... la sua entità) rispose : "Cazzo è vero! Allora... ciao!!!" PLOP! (sparisce e non si è capito) ... ... ... ... ... ... ... ... ... In stato di paromeosi, il coglione Zeugma si siede ai piedi di un asindeto, pensando a cosa ne sarà del suo futuro. Quando improvvisamente, si avvicina un giovane coleottero. "Cos'è che ti affligge? Posso aiutarti forse in qualche modo?" domanda il giovane coleottero. Zeugma : "Sì...io...beh...". Il giovane coleottero : "Hai fumato ossimoro, eh? Si vede. Cazzo parli con i coleotteri! Sei pazzo?" e gli fa una cazzimma entrandogli nell'orecchio, uscendone tutto chiasmo dopo pochi secondi. Questo fa sì che il sommo Zeugma potesse rinsavire. In pieno laconismo, decide di dover trovare un lavoro. Stiamo assistendo a qualcosa di iperbato! Zeugma, il ragazzo viziato, che vuole lavorare, che vuole crescere!! Ci provò dall'omeoteleuto, ma con scarso risultato. Non era capace di usare una semplice atanaclasi. Dunque provò dal barbiere, ma Zeugma soffriva di preterizione, e questo era un danno. Dopo ben due tentativi di cercare un lavoro (IKS - I KE SFUORZ. Però non dimentichiamo che era sempre cresciuto a pane e polittoti...), il nullafacente Zeugma ritorna a casa, cercando di farsi perdonare dai suoi genitori. E ci riesce! Evidentemente il caro Zeugma è molto abile nella tecnica dell'ipotiposi. Rientrato in possesso anche del suo telefono aposiopesi, il fratomo Zeugma comincia a mandare sms stronzi a Etopea. Alcuni esempi di sms che Zeugma inviava a Etopea: 1) Stanca di essere donna? Vuoi diventare uomo? Buttati dal 7° piano di un palazzo. Domani sai come ti svegli? COL CAZZO!!! 2) Ieri notte il cielo era bellissimo, pieno di stelle... poi guardando meglio ho visto anche te... Ma mi spieghi dove cazzo andavi su quella scopa?! E' presto!! 3) LE DONNE SONO COME I CESSI, SE LI TROVI LIBERI SONO SPORCHI, SE LI TROVI PULITI SONO OCCUPATI! 4) In realtà cos'è la donna?.... è tutta quella roba inutile che c'è intorno alla figa. 5) Vorrei poter entrare nella tua testa per provare l'emozione di camminare nel vuoto. ...e altre angosce del genere. Etopea, sbalordita da tanta schiettezza e sincerità, decide di ritornare da Zeugma. I due piccioncini ora si sono sposati ed hanno una figlia, Reticenza. Purtroppo è affetta da epanadiplosi, una malattia incurabile. Dunque muore nel giro di 15 minuti dalla sua seconda nascita (ad Anadiplosi i bambini nascono due volte. Questo per assicurarsi dell'effettiva nascita avvenuta e per poterlo poi scrivere nel registro dei nascituri, il sacro Sineddoche.). Zeugma ed Etopea muoiono dal dolore. Le loro strade si dividono nell'aldilà. Per Etopea la via del Paradiso è certa (in vita aveva solo tradito Zeugma con un paio di centoventi uomini, nonchè con il suo migliore amico. Che troia. Almeno avesse procreato...). Per Zeugma la via dell'Inferno è definita ormai da tempo (colpa della vecchina bastarda!). La morale di questa storia è che i diversi aspetti che il pensiero assume nel discorso trovano efficace e viva espressione nell'ossimoro. Nonchè anacoluto litote...
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