Oggetto: pure queste...
Data: 10/8/2007 11.54.41
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sono vacanze
TRAPANI - Sono stati interrogati durante la notte e poi anche stamattina dal pm di Trapani, Franco Belvisi, il comandante Mario Scaduto e i cinque membri dell'equipaggio dell'aliscafo Giorgione della Siremar, che ieri sera si è schiantato contro la scogliera, all'ingresso del porto di Trapani. Il mezzo navale è successivamente affondato dopo la collisione con gli scogli. Il magistrato, titolare dell'inchiesta, sta raccogliendo gli elementi per accertare le cause dell'incidente. Secondo le prime ipotesi, la collisione potrebbe essere stata causata da un errore di manovra; alcuni passeggeri, inoltre, hanno riferito ai soccorritori che l'imbarcazione navigava a velocità elevata.
Al momento non ci sono indagati, ma è probabile che la Procura presto invii i primi avvisi di garanzia, come atto dovuto. Anche la Capitaneria di porto ha aperto un'inchiesta. Il comandante, Pietro Verna, è subito rientrato dalle ferie per coordinare le indagini con l'obiettivo di fare luce sull'incidente, che ha provocato una decina di feriti tra i 185 passeggeri.
La più grave è Paola Romano, 54 anni, milanese. La donna ha un grave trauma cranico e facciale, ed è stata operata nell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani, dove le hanno asportato la milza. Nella notte è stata trasferita nel reparto di prima rianimazione dell'ospedale Civico, a Palermo; le sue condizioni sono definite disperate.
Intanto la Capitaneria sta lavorando per il recupero dell'aliscafo, affondato dopo la collisione con gli scogli. Ieri sera è stato fatto un tentativo prima che l'imbarcazione fosse sommersa, ma è stato inutile. L'aliscafo, con una larghezza di circa 12 metri e una stazza di 224 tonnellate, è rimasto a lungo incagliato con un'ala nella punta estrema del frangiflutti, la prua totalmente inabissata e due squarci sulla chiglia. Due rimorchiatori nella notte sono riusciti a rimuoverlo per consentire l'ingresso in porto di un altro aliscafo, sopraggiunto mentre era in corso l'evacuazione dal relitto del Giorgione con i battelli di salvataggio e le motovedette di Capitaneria, carabinieri, vigili del fuoco. Secondo alcuni turisti, l'aliscafo già ieri mattina aveva avuto dei problemi tecnici.
Durante la navigazione per Marettimo si è fermato per cinque minuti in mare per un'avaria e poi ha ripreso il viaggio. Ieri sera il mezzo veloce non viaggiava a pieno carico: la sua capienza massima è di 210 persone. I 181 passeggeri e gli uomini dell'equipaggio erano distribuiti nelle tre sale, due sottocoperta, a prua e a poppa del locale motori, e l'altra che si trova nella sovrastruttura. E' qui, nella parte più alta dell'aliscafo, che si sono affollati tutti i viaggiatori subito dopo lo schianto, che ha aperto una grossa falla nella chiglia, da dove l'acqua ha cominciato a invadere la sala passeggeri di prua. I primi passeggeri sono stati evacuati con le zattere autogonfiabili in dotazione all'aliscafo, gli altri a bordo delle motovedette intervenute dopo l'allarme.
Il comandante e l'equipaggio, gli ultimi a lasciare l'aliscafo, sono saliti a bordo di una motovedetta dei carabinieri dove c'erano il sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, e il colonnello Claudio Vincelli, comandante provinciale dei carabinieri. A terra i feriti sono stati soccorsi dalla polizia e dal personale sanitario del 118.
