Nick: Aragorn84 Oggetto: Giro d'Italia e Pola Data: 23/5/2004 21.14.8 Visite: 120
A volte è davvero curioso vedere come un evento sportivo abbia dei rimandi storici che riaprono ferite che non si sono mai rimarginate del tutto. Oggi al giro ne abbiamo avuto un esempio: si è attraversata quella che io considero regione di Italia:l’Istria. È stato emozionante vedere l’arrivo nell’Arena di Pola, toccante sapere che lì abitano ancora MOLTI ITALIANI che si sentono tali, ma che nella loro carta di identità vedono scritto alla voce nazionalità Croati. È stato bellissimo vedere intervistati dei bambini che dicevano "sì, io mi sento italiano". Assolutamente fantastico! Ricordo quando due miei fratelli mi raccontarono della loro vacanza in Croazia, di un vecchietto tremolante che - alla loro vista e alla vista del tricolore che portavano - si mise a piangere. Mi ricordo di quel signore, Anteo, che ha vissuto tutta una vita da esule qui a Napoli facendo i mestieri più disparati perché un bel giorno gli venne chiesto cosa volesse fare: vuoi chiamarti Croato e vivere qua o vuoi continuare ad essere Italiano? Il suo istinto gli fece scegliere l’identità. RAGAZZI, non è retorica, ricordiamo quel pezzo d’Italia che c’è stato strappato. DI LA' DALL'ACQUA( Compagnia dell'Anello) Nave che mi porti sulla rotta istriana Nave, quanti porti hai visto, nave italiana. Nave che attraversi il golfo di Venezia Agile vai avanti anche solo per inerzia. Portami veloce sulla costa polesana Corri più in fretta come una volpe verso la tana. E tu signora bella non sarai più sola Danzeremo insieme nell'arena di Pola. Ascolta in silenzio la voce delle onde Ti porterà sicura verità profonde Perché in Istria, non ti sembri strano, Anche le pietre parlano italiano. Siamo nel Quarnaro sempre più vicini Solo ci circonda la danza dei delfini E poi Arbe e Veglia ci guardano passare, Anche dopo cinquant'anni non si può dimenticare. Ascolta in silenzio la voce delle onde Ti porterà sicura verità profonde Perché in Dalmazia, non ti sembri strano, Anche le pietre parlano italiano. Nave che mi porti sulla rotta di Junger Nave quanta gente è scappata da Fiume, Pensa agli stolti che in televisione Chiamano Dubrovnik Ragusa la bella Ascolta in silenzio la voce delle onde Ti porterà sicura verità profonde Perché in Italia, non dimentichiamo Quanto sta soffrendo il popolo istriano. Perché in Italia, non dimentichiamo Quanto sta soffrendo il popolo istriano.
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