Nick: Zanardi Oggetto: Ricondo di un'ex Data: 26/8/2007 19.55.47 Visite: 319
Durava da quasi otto anni e dire che eravamo cresciuti insieme non era e non è una esagerazione. Ma cominciai a capire che lei soffocava me e io soffocavo lei. C'eravamo abituati, per dirla breve. Alle volte io, quasi per rimettere su qualche pezzo, ad esempio, le regalavo un disco e lo portavo da lei. Lo infilavo sul piatto dell’Hi-Fi e le chiedevo: "Ehi, questo è per te, ti piace?" E lei: "Sì, bellissimo, ma abbassi il volume che c’ho da fare? Grazie.". Ecco. Eravamo ridotti malissimo. Poi i litigi. Sempre più frequenti. E poi il silenzio. Il silenzio è come un film privo di dialoghi. Libri con molti spazi bianchi. E i libri con molti spazi bianchi, non servono a nulla, perché non sono libri. Facevamo l’amore? Può darsi, ma secondo me trombavamo e basta. Per abitudine e un po’ di rispetto, almeno sul piano sessuale. Eravamo fratelli e sorelle che tentavano di far l’amore, trombando, in silenzio. E, si sa, l’incesto è una brutta cosa. Almeno per me. E credo pure per Anna lo fosse. Col silenzio poi, non ne parliamo. Ci lasciammo. Anzi, fu lei a lasciarmi. Io non ne avrei mai avuto il coraggio. Troppo legato all’abitudine, troppo vigliacco, allora. Oggi? Non saprei. Dopo tre mesi lei si fidanzò con un tipo occhialuto che ti da sicurezza, uno di quelli con gli occhiali spessi che collezionano farfalle. Cinque mesi dopo si sposava col tipo occhialuto che ti da sicurezza, uno di quelli con gli occhiali spessi che collezionano farfalle. Adesso lei sta sempre col tipo occhialuto che ti da sicurezza, uno di quelli con gli occhiali spessi che collezionano farfalle. E ha un bambino. Dicono sia bellissimo e amici in comune mi han detto che il bambino mi somiglia. Questa cosa un po’ mi fa impressione ma cerco di non pensarci. A lei non penso più. Ma oggi m'è capitato. Ci son’ state varie storie da allora. Susy, Simona, Vanda, Mary, eccetera. E’ finita con tutte. Tutte. E ci son’ stati dei giorni in cui andavo a letto con il mio cruccio che non riuscivo a definire ma che era legato, a turno, ad Anna, Susy, Simona, Vanda, Mary. E la mattina, quel cruccio che non riuscivo a definire, lo ritrovavo di nuovo lì, nella mia testa. Come quelle notti in cui ci si sente su e quando arriva il mattino si comincia a sentire che ciò che ci ha tenuto su fino ad allora inizia a scendere piano piano. Allora tutto ciò che si vorrebbe è un "mattino puro". Mi è capitato di non vivere per molto tempo una "notte su" e un "mattino puro". Il mattino mi alzavo e le cose importanti non erano le stesse della sera prima. Tutte le mie cose migliori della sera prima, al primo rutto divenivano ex cose migliori. E quindi oggi m'è capitato di pensarci e...niente. "Le passate relazioni risultano spesso più desiderabili e piacevoli di quelle presenti. Perciò ci si interroga sui destini di chi si è molto amato un tempo, e si tende ad idealizzare il tutto. Naturalmente la vita continua, il tempo scorre e nulla può mai essere esattamente com’è stato quando lo si è vissuto per la prima volta.". Tutti abbiamo una parte femminile, è vero. La mia è lesbica. |