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Nick: Zanardi
Oggetto: Megliounpompinodapiccoli
Data: 29/8/2007 17.45.28
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Le relazioni amorose, cioè non amorose ma di fidanzamento, quando sei bambino, sono esattamente l'opposto di quando diventi adulto.
Da bambino, ad esempio, vai all'asilo e ti fidanzi con una bambina che ti piace.
Ti fidanzi senza dire nulla alla bambina.
Così ti trovi fidanzato con lei e a lei non hai detto nulla, forse non lo sa neppure che tu ti sei fidanzato con lei, però tu sai che dentro, lei sa che è fidanzata con te.
E' un pò un casino ma questo dipende dal fatto che non sono più un pupo e non so spiegarmi come un pupo. I pupi, invece, certe cose le spiegano benissimo.
Dicevo: tu vai all'asilo e ti fidanzi con una bambina senza dirle nulla.
E così tu, contentissimo, lo dici a tua madre e tua madre, quando arrivano i suoi amici, dice loro:
"P. ha pure la fidanzata, lo sapete?".
E gli amici di tua madre, con una faccia da beota, ti chiedono:
"Nooooooo! Ma davvero!"
E tu non dici un emerito cazzo. E li guardi imbarazzato.
E, tutto imbarazzato fai tre volte sì con la testa e ti tocchi le dita, attorcigliandole.
Poi gli amici beoti di tua madre ti chiedono, con un sorriso a trecentosessantagradi:
"Bravo! E come si chiama la fidanzatina tua?".
E tu devi dire:
"Si chiama Robertaaaaaaaaaa".
Il tutto strascicando la A finale di Roberta.
E gli amici beoti di tua madre che sorridono a trecentosessantagradi ti chiedono:
"E dove l'hai conosciuta a questa fidanzatina?".
E tu vorresti rispondere ma ti pigli scuorno e te ne vai senza dire niente.
Tanto loro lo sanno che l'ho conosciuta all'asilo, che cazzo me lo chiedono a fare, visto che gliel'ha detto già mia madre?
Secondo me, comunque, quando te ne vai all'enesima domanda degli amici beoti di tua madre che ridono a trecentosessantagradi, non è neppure per l'imbarazzo, ma perchè già quando sei bambino capisci che è meglio farsi i cazzi propri in silenzio, senza dire nulla a nessuno.
Che sennò, all'improvviso, ti trovi pure fidanzato in casa e addirittura possono farti trovare con la bambina incinta e desiderosa di sposarsi.
Poi, comunque, tu, da bambino, ti puoi anche prendere il lusso di trattare male o, quanto meno, trattare non bene la tua fidanzata-bambina.
Infatti tu vai all'asilo e, invece di stare con la fidanzata-bambina, giochi con i Lego con gli altri bambini.
E alla bambina-fidanzata non la caghi manco di striscio.
Anzi, se si avvicina e ti chiede di giocare, tu non solo le dici che non può giocare, ma la spingi forte con sguardo maligno e ridi quando gli altri tuoi amici-bambini la deridono.
E se la bambina-fidanzata piange tu e i tuoi amici maligni dell'asilo, ridete ancora di più.
Comunque, tu alla fine, ti puoi anche lasciare con questa fidanzata bambina, anzi ti lasci sicuramente, ma non succede niente. In pratica non stai male.
E’ come se non te ne fregasse di nulla.
Ma non è così. E’ più semplice la cosa.
Lei trova un’altro fidanzato-bambino e tu trovi un’altra fidanzata-bambina e ricomincia la tiritera degli amici beoti di mamma che ridono a trecentosessanta gradi e fanno domande sciocche, delle tue fughe alle loro domande, e delle spinte alla nuova fidanzata-bambina che vuole giocare insieme a te, all’asilo, con i Lego.
E nel frattempo, nel periodo che intercorre tra la rottura del precedente fidanzamento e l’inizio del nuovo fidanzamento con la nuova fidanzata-bambina, non succede proprio nulla.
Non è che stai lì a tribolarti, a stressarla con le telefonate perché lei non vuole vederti, a mandarle rose, eccetera.
No, nulla di tutto ciò. Non succede nulla. Nulla di nulla.
Sei sereno. Serenissimo.
Forse perché questo periodo che intercorre tra la rottura del precedente fidanzamento e l’inizio del nuovo fidanzamento con la nuova fidanzata-bambina, dura pochissimo.
Anche perché all’asilo quelle sono le bambine e tu ti devi accontentare.
Poi cresci e all’asilo non ci vai più.
Vai alle elementari e tua madre e tuo padre ti portano al mare.
E al mare, nella casa in affitto, vedi, affacciato alla finestra o mentre giochi con i Masters Of The Universe, sul balcone di fronte, una bambina che gioca con la Barbie.
E ti innamori.
E sai che lei sa che tu ti sei innamorato.
Cioè, lo sai, ma non ne sei sicuro.
E allora devi fare la prova del Calippo.
La prova del Calippo consiste che, quando tu vedi nel Bar del Lido la bambina che ti piace, che mangia o succhia un calippo, tu le devi dire:
"Me ne fai leccare un po’?".
Se lei dice di sì, vuol dire che non ti schifa e che quindi le piaci.
E quindi dai la leccata al suo Calippo e poi le chiedi quanti secchielli e quante palette porta ogni giorno in spiaggia.
Lei per esempio ti dice tre secchielli e tre palette e tu, per far sembrare che sei un esperto di secchielli e palette, dici che hai quattro secchielli e quattro palette.
E se lei ti dice quattro secchielli e quattro palette, tu, per far sembrare che sei un esperto di secchielli e palette, dici che hai cinque secchielli e cinque palette.
E se lei ti dice cinque secchielli secchielli e cinque palette, tu, per far sembrare che sei un esperto di secchielli e palette, dici che hai sei secchielli e sei palette.
In pratica, per far sembrare che sei un esperto di secchielli e palette, devi dire sempre che hai un secchiello e una paletta in più di quelli che ha lei.
Il tempo passa e tu giochi con lei sulla spiaggia e alla fine dici:
"Ti vuoi fidanzare con me?".
E lei novantotto volte su cento dice si.
Se poi hai vergogna, mandi il tuo amico Giovanni o la sua amica Antonella, da lei e le fai dire:
"Senti, P. vuole sapere se ti vuoi fidanzare con lui".
Spesso la bambina che ti piace dice "Ci devo pensare".
A questo punto ti tocca aspettare due massimo tre giorni, poi tanto ci rimandi Giovanni o Antonella a richiederlo.
E novantanove volte su cento la bambina che ti piace e che ci deve pensare su, ti dice "Sì".
Se poi sei fortunato e ti dice subito "Sì", senza dire "Ci devo pensare", allora è fatta.
E così tu, per tutto il periodo delle vacanza ti trovi fidanzato con la bambina che ti piace.
E sei felicissimo, anche se non succede niente.
Non ti baci? Pazienza, mica è necessario baciarsi quando si è fidanzati, pensi.
Non vai a mangiare la pizza con lei il sabato sera? Pazienza, c’è sempre il gelato sul lido, a mezzogiorno.
Non ingoia quando ti fa i pompini? Pazienza, tanto a quell’età non sai neppure cosa sia un pompino e quindi non si pone il problema di dire o pensare "Ma se non ingoi, scusa, ma che me lo fai a fare un pompino?".
E poi la bambina fidanzata non manda sms, non è sempre attaccata al cellulare, non sa neppure chi è Carmen Consoli.
Insomma una relazione serenissima.
Poi quando finiscono le vacanza, tu ti lasci con la bambina-fidanzata e non succede nulla.
Cioè, sei un po’ triste, ma non fa nulla.
Non hai aspettative. Anzi non sai neppure che significhi la parola "Aspettativa".
Ti lasci e basta. Tanto lo sapevi.
Ti saluti con la bambina e le dai il primo bacio sul viso, diventi rosso, sali in macchina dei tuoi genitori e te ne ritorni al paese.
Stop.
Bellissima vacanza.
Quando poi cresci e diventi adulto, o quasi adulto, si incasina tutto.
Ti fidanzi con una che ti piace e il giorno stesso che ti fidanzi già metti la lingua in bocca, tocchi le tette e ti fai toccare il cazzo.
Poi c’è il periodo di felicità.
Tu sei contentissimo di stare con lei.
Durante i primi tempi, quando fai all’amore, lei, quando ti prende l’uccello in bocca, ti dice:
"Ehy, dimmi quando stai per arrivare che mi tolgo".
E tu:
"Ma se non ingoi, scusa, ma che me lo fai a fare un pompino?".
E lei dice:
"Piano…devo prendere confidenza".
Poi il tempo passa e lei prende confidenza e comincia ad ingoiare quando ti fa un pompino.
Poi il tempo passa e lei comincia a starti sulle palle.
Manda gli sms? Bene, questa cosa ti sta sulle palle.
Ascolta "Amore di Plastica" di Carmen Consoli e ti guarda negli occhi? Bene, questa cosa ti sta sulle palle.
Quando la chiami non ti risponde perché non sente il cellulare dato che ha la vibrazione e non la suoneria? Bene, questa cosa ti sta sulle palle.
Quando sta con te e gli amici e le amiche la chiamano sente sempre il cellulare, dato che ha imparato a mettere la suoneria e a levare quella fottutissima vibrazione? Bene, questa cosa ti sta sulle palle.
Sta spesso attaccata al cellulare? Bene, questa cosa ti sta sulle palle.
Esce con gli amici e si ritira alle cinque del mattino? Bene, questa cosa ti sta sulle palle.
Esci con i tuoi amici e ti ritiri alle cinque del mattino e lei ti rompe le palle perché è gelosa? Bene, questa cosa ti sta sulle palle.
Esci con i tuoi amici e ti ritiri alle cinque del mattino e lei non ti rompe le palle perché è diventata non gelosa, dopo i vari cazziatoni che gli hai fatto quando era gelosa? Bene, questa cosa ti sta sulle palle.
Insomma lei, la tua fidanzata, ti sta sulle palle quasi completamente.
Ma non la lasci perché sei abituato e così ti lascia lei perché sei diventato pesante.
Quando ti lascia tu rimani prima disabituato e poi allibito.
Poi cominci a stare male.
Cominci a stressarla con le telefonate che la vuoi vedere e lei no, non ti caga nemmeno di striscio.
Cominci a madarle rose.
Cominci a minacciarla perché insiste nel chiuderti il telefono in faccia.
Poi diventi dolcissimo come non mai e non sembri più te stesso.
Dopo un mese ci riesci con lei.
Ma lei è un po’ fredda.
Passa un altro mese e lei non è più fredda.
Con lei ci trombi.
Lei ti fa i pompini con l’ingoio.
Lei ti invita a casa sua.
Vai a farti i week end con lei.
Vai a fare shopping con lei.
Esci tutti i sabato e tutte le domeniche con lei.
Fai tutto con lei.
Ma lei dice "Però non stiamo mica insieme, eh!"
Io su queste cose mi esaurisco.
Vabbè comunque non le dico nulla, sennò incasino tutto.
Tanto, penso, è come se stessimo insieme.
Ma poi, alla prima discussione simil-seria, lei dice:
"Non sei cambiato!!! Lo sapevo!! Basta è finita! Ti lascio!"
Ma come? Mi lasci? Ma se non stavamo insieme?
Mah, io su queste cose non solo mi esaurisco, ma non ci capisco un cazzo.
E’ tutta un’inculata.
Era meglio quando ero un pupo, anche se non c’erano i pompini.
Tutti abbiamo una parte femminile, è vero.
La mia è lesbica.
