Nick: °Geggè° Oggetto: Corrado Gabriele e Rumiz Data: 31/8/2007 11.21.40 Visite: 174
"Egregio Onorevole, ma non ha null’altro da fare? da comunista quale lei continua a definirsi non sarebbe molto più pertinente che lei ed i suoi colleghi di partito vi interessaste all’incredibile aumento del prezzo del pane? infine, parlare di immondizia a Casal di Principe è come fare la scoperta dell’acqua calda dal momento che geograficamente ci si trova collocati nella "sporchissima" Campania e non, purtroppo, nella linda e verde Umbria. Circa la questione del famoso clan dei casalesi, a cui lei sembra particolarmente affezionato come ad un film del Padrino, ci viene da suggerirle che con questi argomenti non si fa più tanta carriera politica. E’ vero, c’erano tempi in cui ci si poteva guadagnare la scorta e quindi girare in lungo e in largo a spese dei contribuenti, ma oggi la tematica oggetto del suo morboso interessamento non va più di moda considerato anche che la "questione morale" tocca ormai pesantemente ed indistintamente tutti i partiti politici, anzi… il problema enorme dei "costi della politica" e dei suoi apparati, con tutto quel che comprende e comporta, sta nettamente scavalcando quello degli affari dei clan di camorra, mafia e ‘ndrangheta al punto da far preoccupare non poco uomini del calibro del Presidente della Repubblica. Certamente Casal di Principe è un paesone sporco, caotico, decisamente illegale in tutto e per tutto, ma da quel che si legge e si sente dire è in ottima e molto folta compagnia e non solo nelle tradizionali regioni meridionali, sicchè appare un po’ fuori luogo che qualunque cosa accade in Campania, dall’incendio di un bosco alla rapina finita male, si butta in mezzo il famoso clan dei casalesi. Sembra ormai una sorta di parafulmine adatto per ogni temporale ed un proficuo modo per depistare, gettare fumo negli occhi e non affrontare le realtà per quelle che sono. E’ molto comodo avere a disposizione qualcuno con cui prendersela sempre e comunque. Le cose vanno molto male, egregio Onorevole e le responsabilità della politica, in proposito, sono enormi ed evidenti e certe sparate giornalistiche fanno solo ulteriormente irritare la moltitudine di cittadini onesti, lavoratori e tarTassati senza nulla ottenere in cambio da quelle Istituzioni che Lei rappresenta ad un livello molto alto. Egregio onorevole, ci scusi per l’ardire di colloquiare così liberamente con lei, ma, stando in mezzo ad un mare di guai, non ne possiamo proprio più di gente come lei che pensa di cavarsela con un bel convegno sul "famoso clan dei casalesi". Le parole non bastano più: vorremmo finalmente vedere realizzato qualche fatto, e per giunta positivo..." E' uno stralcio di una lettera, inviata da un'associazione politico - culturale all'assessore regionale Corrado Gabriele che alcuni giorni fa in delegazione si è recato al cimitero di Casal di Principe sulla tomba di don Peppino Diana e aveva riempito le pagine di giornali poi con impressioni sulla sporchizia e pulizia di queste o quelle tombe. C'è ormai una moda, consolidata, quella di parlar sempre male di certe realtà. Fa odiens, fa spettacolo, fa anticamorra, è bello... A proposito dell'ultimo "viaggio" di P.Rumiz riportato anche qui su irc qualche giorno fa, puntuale come un orologio svizzero, c'era la parolina magica di disprezzo verso terre già di per sè martoriate. Va bene, era solo una frase, ma caro mio, t'a putiv sparagnà... diciamocela tutta, ad una parte non marginale di popolazione, sta gent a scassat nu poc o cazz... Un vecchietto vendeva candele accanto ad una cappella votiva. Ogni sera, quando andava via, accendeva l'ultima candela e diceva ogni volta: Maronna mia, si nun foss pe tte io facess a fame... e si nun fosse pe mme, tu rimaniss o' scuro... |